Assoluti invernali di nuoto artistico a Riccione, Giorgio Minisini. Luogo e manifestazione sono gli stessi, protagonista anche. È il tipo di concorso che è diverso – solo nel 2021, solo maschile nel 2022 -, ma è proprio questo a rendere ugualmente significativi i due titoli nazionali ottenuti dal sincronetto azzurro, già tante volte a medaglia nel duo misto a Europei e Mondiali. In pratica, sin dal 2015, anno in cui la federazione internazionale iniziò a intervenire sul gap di genere che caratterizzava la disciplina.

Cominciamo dal successo più recente. Il 20 marzo 2022, per la prima volta nella storia degli Assoluti, si è disputata una gara di nuoto artistico riservata esclusivamente agli uomini, il solo maschile. Dall’alto della sua esperienza, Giorgio Minisini ha vinto abbastanza nettamente. Secondo è arrivato Nicolò Ogliari, già bronzo all’Europeo 2021 sia nel tecnico che nel libero del duo misto, ma la notizia più importante è che a gareggiare erano in otto, sintomo che la pratica del nuoto artistico al maschile si sta diffondendo e che avere un campione di caratura internazionale funge sicuramente da stimolo. Non a caso, tra i partecipanti c’era anche Luca Flamini, fratello di Manila Flamini, che proprio con Minisini a Budapest nel 2017 ottenne l’oro nel programma tecnico del duo misto, primo e finora unico successo dell’Italia in una competizione iridata di nuoto sincronizzato o artistico.

Il titolo nel solo maschile di “Re Giorgio”, come a volte lo chiama la stampa, è, però, il frutto di tanta tenacia e della voglia di confrontarsi anche e soprattutto con le ragazze che l’azzurro ha sempre mostrato. Prima di vincere il “solo maschile” Minisini ha, infatti, per un po’ di anni partecipato agli Assoluti ai concorsi di “solo”, sottinteso “femminile”, ma di fatto reso open dalla sua presenza. Già nel 2009 (plauso alla Federazione Italiana Nuoto per questo), a soli 13 anni, poté gareggiare al Campionato Nazionale Estivo Ragazze. La cifra del livello raggiunto erano i piazzamenti che Minisini otteneva nel solo agli Assoluti: 5° agli invernali 2019, 6° agli estivi 2019 e 2020, 7° agli invernali 2020.

Poi, il 21 marzo 2021, è arrivato il definitivo exploit e il titolo agli Assoluti invernali. In gara quel giorno non c’erano le migliori, Linda Cerruti, Beatrice Callegari e Francesca Deidda, perché l’Olimpiade di Tokyo era alle porte e, in tempo di pandemia, era meglio concentrare le proprie forze sulla manifestazione più importante. Cionondimeno, il successo di Minisini è stato storico e non perché ha battuto in tale occasione la finalista di Miss Italia 2019 Murru, come si sono preoccupati di titolare alcuni media…

A proposito di Tokyo 2020, nuoto artistico e ginnastica ritmica hanno proposto ancora una volta gare con limitazioni di genere (e ricordiamo che lo stereotipo che limita la partecipazione maschile a tali discipline è lo stesso che, ad esempio, non permette ancora alle donne di poter fare gare ciclistiche di 200 km). Parigi 2024 forse aprirà al duo misto e, magari, a breve la FINA introdurrà il solo maschile in futuro nelle rassegne iridate. L’importanza che, però, hanno avuto le competizioni senza vincolo di genere per la crescita di Minisini è fuori dubbio. E su questo CIO e federazioni internazionali dovrebbero prenderlo in considerazione.