Pian piano diventerà Serie A. 17° puntata

Secondo i dettami del tifo organizzato, l’attaccamento di un giocatore alla propria maglia si misura attraverso l’attitudine a esibire virilmente le proprie pudenda quando la squadra versa in cattive acque. Un modo, che, invece, permette a una società di mostrare quanto tenga ai propri fan, è praticare la riduzione dei costi, siano essi legati al prezzo del biglietto o alle spese vive da affrontare in caso di trasferte.
Ora, non abbiamo idea di quando le curve abbiano iniziato a chiedere metaforicamente esposizioni di sacche scrotali. Ci siamo, però, imbattuti in una vera chicca che fa risalire al 25 dicembre 1910 la prima volta che a Torino una società di calcio fa qualcosa per facilitare la presenza di pubblico al campo.

È Natale, ma è pur sempre domenica e, così, anche se il campionato di Prima Categoria è fermo, un po’ dappertutto si gioca. Il match più importante è in programma nel capoluogo piemontese, il derby Juventus-Torino valido per la 5° edizione della Palla d’Oro Moët et Chandon. Se poco o nulla serve dire sull’azienda che ha donato la coppa messa in palio e sui motivi che l’hanno spinta a farlo (Sir Thomas Lipton docet), qualcosa va aggiunto sul trofeo, che non lascerà molta eco negli annali. La formula è quella del challenge, mutuata dalla gloriosa e ormai defunta Palla Dapples, c’è l’avvallo della FIGC e sono i bianconeri della Juventus ad avere la Palla d’Oro in bacheca, dopo averla conquistata sul campo dell’Inter, nel marzo dello stesso anno, e averla difesa, battendo sempre i nerazzurri, giusto una settimana prima.

Milano, 23/3/1910, Inter-Juventus 3-5: il portiere juventino Pennano neutralizza un attacco nerazzurro (foto La Stampa Sportiva)

Milano, 23/3/1910, Inter-Juventus 3-5: il portiere juventino Pennano neutralizza un attacco nerazzurro (foto La Stampa Sportiva)

Una partita rocambolesca quella di Milano, chiusasi con il ritiro dei nerazzurri a pochi minuti dal termine, in segno di protesta contro l’operato dell’arbitro Recalcati, che in completa confusione aveva anche chiesto a uno spettatore se un angolo fosse da accordare o meno. Una non-partita la seconda, giocata sotto una “pioggia scrosciante” che ha trasformato il terreno di gioco in “una palude”. Proprio in occasione dell’incontro del 18 dicembre 1910 la “Direzione della Juventus [aveva] stabilito un servizio di automobili dalla Barriera d’Orbassano al campo”, ma la pioggia lo ha reso impossibile da effettuare.

A una settimana di distanza, confidando nella buona stella del Natale, la Juventus ci riprova. Per i tifosi questa volta c’è un “comodo servizio tramviario, appositamente istituito con un treno speciale da Porta Nuova al campo juventino”. E va tutto bene. La Stampa plaude all’idea che ha favorito l’afflusso di una discreta folla di appassionati, auspica che “la Società delle tramvie a vapore [istituisca] – e con profitto – tutte le domeniche questo treno speciale”, loda la bella partita che le due compagini torinesi offrono sul campo e l'”epica” vittoria colta dai granata nei minuti finali.
Ma la Palla d’Oro è nata sotto una cattiva stella. La federazione a inizi gennaio giudica irregolare la posizione dell’inglese del Torino Swift e sancisce, tra le altre cose[1], la vittoria per 1-0 della Juventus nel match natalizio. Dopo il ritiro dell’Inter e la partita nella palude, arriva così l’incontro deciso a tavolino, anticamera del dimenticatoio.[2] Triste destino per il trofeo testimone del primo treno speciale della storia del calcio torinese.
A proposito, non vi abbiamo detto una cosa. Quel viaggio in tram il giorno di Natale per raggiungere il campo juventino non era gratuito: costava 0.25 lire. Ma il pubblico “folto” e “elegantissimo” accorso a vedere il match non avrà sicuramente protestato.

federico

Fonti: I virgolettati sono tratti dalle edizioni de La Stampa del 18, 19, 23 e 27 dicembre 1910

Puntata precedente: Internazionale F.C., buona la seconda; Puntata successiva: La Prima Categoria in viaggio verso Sud
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[1] La FIGC contesta a Swift l’aver giocato alcuni match dietro compenso di denaro. Uno di questi è il match valido per la Palla d’Oro, gli altri due sono incontri di campionato: U.S.Milanese-Genoa di campionato, giocato da Swift con la maglia dei grifoni, e Torino-Inter, giocato in maglia granata
[2] L’ultimo match valido per il trofeo si disputerà il 31 dicembre 1911 (Juventus-Piemonte 1-0)