nostalghia1un post dedicato agli orfani del gran partito,
a tutti gli ammalati di nostalghia,
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Gelindo Bordin entra nello stadio dopo 42 kilometri di fatica e taglia il traguardo in solitario dopo aver passato in rimonta prima il kenyano Wakiihuri e poi il gibutino Ahmed Salah, rispettivamente campione e vicecampione del mondo in carica. È il 2 ottobre 1988, il sipario cala sui giochi della XXIV Olimpiade.

Nella cerimonia di chiusura sfilano tutte le squadre e tra loro quella che ha ottenuto il maggior numero di successi (55) e il maggior numero di medaglie (132), l’Unione Sovietica. A sedici anni di distanza dall’ultima Olimpiade senza boicottaggi, la superpotenza ha nuovamente distanziato gli avversari americani, addirittura terzi nel medagliere,[1] e si è anche tolta il lusso di batterli nel loro sport principe, il basket. Stavolta senza polemiche.[2]

URSS in trionfo nel basket

URSS in trionfo nel basket

A impreziosire la spedizione coreana il solito dominio nella ginnastica artistica, gli ori di Bubka nell’asta, della Samolenko nei 3000 m piani, di Salnikov nei 1500 stile libero e poi l’inaspettata vittoria nel torneo di calcio. Non una prima volta, ma un oro di peso specifico maggiore rispetto a quello ottenuto nel 1956 a Melbourne grazie anche al dilettantismo di stato. A Seul tutte le nazioni sono alla pari e schierano squadre formate da giovani o da meno giovani che non hanno ancora trovato il loro giusto posto in nazionale.

Le stelle sovietiche si chiamano Dobrovol’skijMychajlyčenko e avranno anche un futuro non molto fortunato in Italia. Intanto in Corea proprio dell’Italia di Rocca hanno ragione in semifinale: 1-1 al 90′ con i gol di Virdis e Dobrovol’skij, doppio vantaggio ai supplementari grazie a Narbekovas e Mychajlyčenko e inutile gol di Carnevale che fissa il risultato sul 3-2. Il vero capolavoro arriva però in finale, contro il Brasile di Romario e Bebeto. Ancora una vittoria in rimonta, ancora ai supplementari sancita dai un gran gol di Savičev.

La cerimonia di chiusura intanto volge al termine. I sovietici sono inquadrati spesso e se accosti l’orecchio li senti anche cantare, ma il loro è un canto del cigno.

federico


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[1]  L’URSS ha battuto nel medagliere gli USA nelle ultime tre edizioni in cui le due superpotenze si sono confrontate: Monaco 1972, Montréal 1976, Seul 1988. A Montréal e a Seul anche la Germania Est ha vinto più ori degli Stati Uniti

[2] A Monaco 1972 l’URSS batté 51-50 in finale gli USA grazie a un contestatissimo canestro di Byelov all’ultimo secondo. Gli americani per protesta non si presentarono alla premiazione e quelle medaglie d’argento sono ancora in un cassetto del CIO