Cinque scudetti consecutivi hanno finora rappresentato un limite oltre cui nessun club italiano è riuscito mai a spingersi. Con la conquista del campionato 2015/16, la Juventus prima di Conte prima e poi di Allegri è diventa la quarta compagine a raggiungere questo traguardo. Per prima c’era riuscita la Juventus di Carlo Carcano, dal 1930 al 1935. Poi era toccato al Grande Torino, la cui epopea, iniziata nel 1942, fu interrotta dalla guerra e, a voler esser pignoli, anche dal titolo non ufficiale dei Vigili del Fuoco La Spezia, riprese nel 1946 e si chiuse tragicamente col tremendo schianto di Superga. Ultima a riuscirci era stata l’Inter, che tra il 2007 e il 2010 passò da uno scudetto vinto a tavolino al triplete.

Carlo Carcano

Carlo Carcano

La possibilità che questa volta non ci si fermi a cinque scudetti consecutivi è oggettivamente molto alta, pari almeno a quella che avrebbe avuto l’Inter, se Mourinho non fosse andato via in direzione Real Madrid. Innanzitutto perché gli avversari dei bianconeri attualmente più accreditati, Roma e Napoli, hanno fatto campionati eccezionali, i migliori della loro storia, rispettivamente nel 2013/14 e in questa stagione, eppure alla fine sono stati inesorabilmente staccati.
In secondo luogo perché, mai come quest’anno, la Juventus ha cambiato organico. Il balbettante primo quarto di campionato e il secondo posto nel girone eliminatorio in Champions League ne sono stati conseguenza diretta. Infine, perché anche quest’anno non c’è stata la stagione perfetta, perché proprio quel secondo posto dietro il Manchester City nei gironi ha voluto dire ottavi contro il Bayern Monaco ed eliminazione anticipata dalla Champions League. La voglia di vincere ad agosto 2016 sarà dunque inalterata.

Se poi vogliamo confrontare questo titolo con i quattro consecutivi precedenti, ci accorgiamo che mai come quest’anno la Juventus è andata forte. Alcuni record storici erano già caduti o erano stati eguagliati con Conte in panchina: l’imbattibilità in campionato nel 2012, come solo Perugia e Milan erano riusciti a fare; il percorso netto in casa, 19 partite, altrettante vittorie, e la barriera dei 100 punti bucata nel 2014. In quella stagione la Juventus aveva anche collezionato 12 vittorie consecutive, quest’anno è arrivata a 15, dopo aver accusato tre vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte nelle prime dieci giornate. Lo 0-0 di Bologna ha impedito di provare l’assalto al record assoluto per la Serie A -Inter del 2006/07, 17 vittorie- ma dopo la marcia è ripresa inesorabile: con la vittoria di Firenze, che le cuce ufficialmente lo scudetto addosso, lo score dice 24 vittorie e un pareggio in 25 partite, 56 gol fatti, 9 subiti. Il Paris Saint Germain, che anche quest’anno ha ammazzato il campionato francese, non è andato “oltre” le 18 vittorie e un pareggio in 19 partite, il Barcellona si è, invece, fermato a 19 vittorie e 3 pareggi nel suo miglior periodo.

Che dire poi di Gianluigi Buffon? Ha fatto suo il record di imbattibilità in Serie A, battendo quello di Sebastiano Rossi, anche se solo di una manciata di minuti, 973 contro 929. Certo, Buffon non è riuscito ad avvicinare i 1311′ di Van der Saar, il record da battere se consideriamo solo i campionati europei di primo livello,[1] i 1791′ di Emmerich Tarabocchia, migliore prestazione per il calcio italiano professionistico, o i 1816′ del brasiliano Mazarópi, cui la FIFA e l’IFFHS accreditano la serie più lunga di imbattibilità in assoluto. Però, a 38 anni suonati, il portiere della Juventus continua a sfoggiare prestazioni incredibili e a sfornare parate decisive come a Milano col Milan o a Firenze.

In attesa di vedere come finirà la finale di Coppa Italia, che potrebbe portare la seconda accoppiata consecutiva e anche questo sarebbe record, e cosa succederà la prossima stagione, chiudiamo con la solita chicca da romantici degustatori delle polemiche passate.
Un club, infatti, potrebbe a tutti i diritti vantare la vittoria di un campionato gestito dalla FIGC in sei stagioni consecutive, la Pro Vercelli. Tra l’accoppiata Campionato Italiano del 1908 e Campionato Federale del 1909 e il tris nelle stagioni 1910/11, 1911/12 e 1912/13 in Prima Categoria ci fu, infatti, il titolo deciso dal famoso spareggio con l’Internazionale che i bianchi vercellesi di fatto non giocarono. Quello spareggio, però, assegnava il Campionato Federale, mentre la Pro il Campionato Italiano della FIGC se l’era già aggiudicato, arrivando prima tra le squadre formate da soli italiani.

federico

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[1] Tra l’8 novembre 2008, Arsenal-Manchester U. 2-1 -secondo gol dei gunners di Nasri al 48′-, e il 21 febbraio 2009 la porta del Manchester United rimase inviolata in Premier League per 1334′. Nell’ultima partita di questa serie [Manchester U.-Blackburn 2-1] c’era, però, in porta Kuszczak. Van der Saar tornò titolare il match successivo, che sancì l’undicesima vittoria consecutiva dei red devils, 1-2 a Newcastle, ma prese gol al 9′ da Lovekrands, da qui la discrepanza tra record di squadra e individuale