Le dieci vittorie iniziali consecutive ottenute dalla Roma di Garcìa nella Serie A 2013/14 e quelle fatte segnare dal Bayern Monaco di Guardiola in Bundesliga due anni dopo hanno riportato d’attualità l’impresa che realizzò il Tottenham Hotspur nel 1960: undici successi nelle prime undici giornate, record se ci restringiamo a Serie A, Liga, First Division/Premier League, Bundesliga e Division 1/Ligue 1.
In questo inizio stagione 2017/18 c’è ancora qualche club dei cinque campionati europei di primo livello che può ambire a raggiungere, se non addirittura a superare, quanto fatto dagli Spurs, ma -a differenza degli anni scorsi- anche dei più disastrosi inizi di stagione si è parlato grazie o, per meglio dire, a causa delle serie di sconfitte subite dal Crystal Palace in Premier League e dall’esordiente Benevento in Serie A. E visto che è più facile trovare in rete statistiche relative a serie iniziali positive che a serie iniziali negative, è arrivato il momento di offrire una panoramica su quali possano essere a ragione considerati i record in questo secondo caso. Partiamo dall’Inghilterra.

Hanno scritto un po’ tutti che l’inizio del Crystal Palace 2017/18 è stato il peggiore di tutta la storia della Premier League. In effetti, i rossoblù hanno rimediato sette sconfitte consecutive, le prime quattro con Frank de Boer in panchina, le altre con Hodgson, eguagliando il record stabilito dal Portsmouth nel 2009/10,[1] ma con l’aggravante di non aver segnato neanche un gol in 630′ di gioco. Anche se di avversari abbordabili, specie in casa, ne aveva incontrati. Spiccano, infatti, lo 0-3 subito dall’Huddersfield nella partita d’esordio, lo 0-2 ottenuto dallo Swansea alla terza giornata e lo 0-1 del Southampton alla quinta. Poi, quando meno te lo aspetti, ecco che la fortuna gira. Per l’ottava giornata al Selhurst Park è infatti di scena il Chelsea campione in carica e quarto in classifica. Al decimo minuto un cross da destra di Townsend è stoppato da Cabaye, arriva Azpilicueta e mette la palla alle spalle di Courtois. Il pareggio di Bakayoko non spegne l’entusiasmo, perché grazie a un gol di Zaha e alla traversa che respinge nella ripresa un tiro di Fabregas il risultato finale dice 2-1 e finalmente la classifica si muove.

“Premier League”, però, per gli inglesi delimita il periodo che va dalla stagione 1992/93 a oggi. Evidentemente oltre Manica si percepisce il passaggio dalla First Division al football delle televisioni e delle multinazionali come una cesura cosa che, se non altro, ha influenze sulla statistica. Infatti, se consideriamo tutti i campionati di massima serie disputati sotto l’egida della Football Association scopriamo che la cronologia del record di sconfitte iniziali consecutive è ben diversa e coinvolge insospettabilmente anche due big attuali.
Detto che la prima serie degna di nota è dello Small Heath Birmingham -l’attuale Birmingham City- che nel 1895/96 perse le prime sei partite in First Division, ecco che già nel campionato 1899/1900 troviamo un club fare peggio del Crystal Palace attuale: è il Liverpool, che iniziò con otto sconfitte una stagione che poi lo avrebbe visto ritrovare la metà della classifica. Ma il record in assoluto è detenuto dal Manchester United. I red devils cominciarono malissimo la stagione 1930/31 che sarebbe culminata con l’ultimo posto e la retrocessione: dodici sconfitte, cinque in casa, sette fuori; alcune molto rotonde (6-2 in casa del Chelsea, 5-1 in casa del West Ham, 0-6 subito a Old Trafford dall’Huddersfield), altre pirotecniche (tipo Manchester United-Newcastle 4-7); un totale di 14 gol fatti e 49 subiti. La serie si interruppe alla 13° giornata con un 2-0 al Birmingham City.

Dodici partite perse di seguito sono davvero tante. Rimanendo ai cinque campionati europei di primo livello, per trovare una serie iniziale paragonabile bisogna spostarsi in Francia, a Grenoble. La città alpina nel 2009 riconquista la massima serie a più di trenta anni di distanza da due fugaci apparizioni avute in Division 1 e seguite da altrettante retrocessioni. La società si chiama Grenoble Foot 38 dal 1997 e dal 2004 ha come proprietà l’Index Corporation, una multinazionale giapponese. L’impatto con la Ligue 1 è, però, lo stesso duro, anzi i risultati sono peggiori di quelli ottenuti dal club nel 1960/61 e nel 1962/63. Il primo punto arriva, infatti, solo la dodicesima volta che i biancoblù scendono in campo, dopo sei sconfitte in casa e cinque in trasferta. Ufficialmente è la giornata numero 13[2]e la partita è allo Stade Louis II di Monaco. Finisce 0-0, un risultato di prestigio che inaugura un vezzo, quello di fare punti con avversarie blasonate: a sorpresa a Grenoble non riusciranno a passare l’Olympique Lione, secondo nella classifica finale, e il Monaco; addirittura perderanno 5-0 l’Auxerre, terzo a fine campionato, e 4-0 il Paris Saint-Germain pre emiro El-Khelaifi. Le poche soddisfazioni di una stagione che i biancoblù termineranno all’ultimo posto con 23 punti, a -17 dalla quota salvezza.

federico

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[1] La stagione 2009/10 del Portsmouth fu davvero strana. La squadra chiuse all’ultimo posto con 21 punti, anche in virtù dei 9 punti di penalizzazione comminatigli dalla FA per il commissariamento del club [febbraio 2010]. Ciò nonostante il Portsmouth arrivò in finale di FA Cup, dove fu sconfitto 1-0 dal Chelsea
[2] La partita della 12° giornata Le Mans-Grenoble viene recuperata il 16/12/2009, tra la 17° e la 18°. Il Le Mans vince 1-0. Per questo è errato affermare che il Grenoble ha perso dodici partite consecutive, mentre è corretto dire che ha perso le partite relative alle prime dodici giornate