capoverdeNord Africa fuori dai quarti, Africa Occidentale a farla da padrona con ben sei squadre, un posto per i padroni di casa del Sud Africa e uno per la grande sorpresa Capo Verde. Il terzo turno dei gironi, giocato come di prassi in contemporanea, ha detto questo tra la solita messe di pareggi, un finale drammatico e un’unica grande emozione.

La pareggite ha fatto fuori la R.D. del Congo, a vantaggio del Mali, e i campioni ormai usciti dello Zambia, a vantaggio di Nigeria e Burkina Faso. Togo-Tunisia nel gruppo D è stata, invece, drammatica e costellata di sviste arbitrali: un gol di Gakpé del Togo in fuori gioco, pareggio di Mouehli su rigore dubbio, due rigori ai tunisini e uno ai togolesi non dato e poi Mouehli che spedisce sul palo il rigore della qualificazione.

Dicevamo di un’unica grande emozione che ha messo alla prova le nostre coronarie e allora riviviamo gli ultimi venti minuti che hanno deciso il Gruppo A. A Durban il Sud Africa ha da poco raggiunto con un gran tiro a giro di Mahlangu il Marocco, che ha avuto il torto di non riuscire a raddoppiare l’iniziale gol di testa di El Adoua. Passa pochissimo e un bel cross da sinistra girato in rete dal neo entrato Hafidi riporta avanti 2-1 i nodafricani. Intanto Capo Verde di scena a Port Elizabeth sembra spacciato: uno sfortunato autogol aveva portato in vantaggio l’Angola, che con l’1-1 sudafricano aveva addirittura sentito aria di qualificazione. Poi i sogni dell’arcipelago ex colonia portoghese riprendono quota al minuto 81, quando Fernando Varela pareggia di testa al termine di un’azione confusa. Il pareggio comunque non bastava a Capo Verde e il novantesimo sta per scoccare, quando Heldon su ribattuta del portiere angolano sigla il 2-1. Nel frattempo a Durban un’indecisione difensiva ha consentito a Sangweni di siglare il nuovo pareggio per il Sud Africa. L’assalto finale dei marocchini non dà frutto, ma poco importa ai capoverdiani sicuri dell’approdo a quarti, risultato più che storico se consideriamo che Capo Verde è alla prima partecipazione e che la squadra è in Sud Africa grazie a una colletta della popolazione.

Patrice Carteron

Patrice Carteron

Il weekend ci riserva dunque l’inizio della fase a eliminazione diretta: Sud Africa-Mali e Ghana-Capo Verde sabato 2 febbraio, Costa d’Avorio-Nigeria e Burkina Faso-Togo il giorno dopo. Ma prima che le squadre in lizza rimangano davvero in poche lanciamoci in una osservazione. Delle otto squadre che hanno passato il primo turno, quattro hanno allenatori europei: il belga Put allena il Burkina Faso e tre francesi siedono sulle panchine delle loro ex colonie Mali, Costa d’Avorio e Togo. La presenza di Carteron sulla panchina maliana sa in particolar modo di retaggio postcoloniale visto che l’esercito francese è impegnato proprio in Mali in non ben chiare attività. Le altre quattro squadre hanno invece allenatori autoctoni e tra questi spiccano Appiah del Ghana e Keshi della Nigeria che guidano nazionali accreditate di ottenere una buona posizione finale.
Per vedere chi succederà al francese Renard che l’anno scorso portò alla vittoria lo Zambia dobbiamo aspettare solo una decina di giorni.

federico