Al sorteggio degli ottavi della Champions 2014/15 l’Italia si ritrova per la seconda stagione consecutiva con una sola squadra, che ha, come lo scorso anno, lo svantaggio della sfida di ritorno in trasferta. Bisogna essere realisti. Il meglio del calcio italiano è stato per ora in grado di battere solo le comprimarie CSKA Mosca, Olympiacos e Malmö e non le grandi inglesi, tedesche o spagnole. Vedremo se marzo riuscirà a svegliare la primavera.
nasri gol romaPer la Roma l’unico vero rimpianto è quello di non esser riuscita a vincere all’Etihad Stadium ai primi di ottobre: a conti fatti, anche senza il pareggio in pieno recupero incassato in casa del CSKA, ben difficilmente i giallorossi in versione dicembrina sarebbero stati in grado di bloccare sul pareggio all’Olimpico il Manchester City, privo di Agüero e Yaya Touré, ma rivitalizzato dalla rocambolesca vittoria in rimonta in casa contro il Bayern Monaco nel turno precedente e dalla buona serie di risultati in Premier League che lo hanno riportato a tre punti dalla capolista Chelsea. Il gran gol di Nasri, che ha aperto la strada alla vittoria dei citizens, e il palo di Manolas, che ha bloccato ogni velleità di rimonta romanista, sono stati solo gli eventi occasionali che hanno sancito il passaggio dei blues al turno successivo. Ora per la Roma non resta altro che fare strada in Europa League (come la Juventus l’anno scorso) per non essere relegata in quarta fascia anche nella prossima Champions League. E sperare che anche Fiorentina, Inter, Torino e Napoli vadano avanti per alzare il coefficiente UEFA dell’Italia.[1]
Il Manchester City, invece, dovrà vedersela con il Barcellona, come negli ottavi l’anno scorso. Anche l’altra seconda scomodissima, il Paris Saint-Germain, ha ritrovato l’avversaria che nella scorsa Champions l’ha fatta fuori quasi all’ultimo minuto: il Chelsea di Mourinho. Due big match, che potrebbero riservare incertezza fino all’ultimo.

Buffon salva su Koke

Buffon salva su Koke

Per fascino e blasone delle squadre in campo e per i ricordi che la sfida rievoca anche a Riedle (sua la mano “colpevole” di questo accoppiamento), mettiamo al terzo posto, in relazione alle attese, il match tra Borussia Dortmund e Juventus. I bianconeri di Allegri sono arrivati secondi dietro l’Atletico Madrid di Simeone, che è un po’ la squadra che ogni allenatore vorrebbe veder giocare. Corta, aggressiva, con tutti i giocatori che sanno quello che devono fare in ogni momento e in ogni fase del gioco, con una difesa rocciosa e con individualità quali Arda Turan, in grado di mutare da arcigno esterno in fase difensiva a fantasista in fase offensiva in pochi attimi. A Torino lo 0-0 non è stato frutto di un biscotto, ma di una partita attenta di entrambe le squadre che, soprattutto, non volevano guastare quanto già avevano assicurato: il primo posto i colchoneros, il secondo i bianconeri. Come l’anno scorso l’Atletico Madrid sembra l’unica delle squadre terrene a poter dare seriamente fastidio alle multinazionali del “ti compro chi vuoi, anche se lo devi tenere in panchina”. L’unica cosa che potrà trattenere calcio romantico dal tifare per Simeone e i suoi è il ricordo di quanto accaduto alcune settimane fa in Liga, prima della partita col Deportivo La Coruña.
Il Borussia Dortmund di Klopp è l’altra delle squadre terrene a poter sperare di arrivare in fondo o quasi, ma questa stagione tra i gialloneri c’è qualcosa che non va in Bundesliga. Due settimane fa erano addirittura ultimi e, se in Westfalia vogliono essere sicuri di essere nella prossima stagione nuovamente nel calcio che conta (anche economicamente), potrebbero dover spendere molte energie per rientrare tra le prime quattro del campionato tedesco.

Ricordiamo, comunque, che le tedesche sono le uniche a essere arrivate a pieni ranghi agli ottavi. Difficile che accada la stessa cosa ai quarti, visto che il Bayer Leverkusen ha trovato nell’urna l’Atletico Madrid e visto che c’è nuovamente il Real Madrid sulla strada dello Schalke 04, tra l’altro qualificatosi per il rotto della cuffia grazie a una vittoria in casa del Maribor e al fatto che il Chelsea che non ha fatto sconti allo Sporting Lisbona. Per Di Matteo l’obiettivo minimo di far meglio dell’anno scorso, quando al timone dei tedeschi c’era Jens Keller. Fu un 1-6 nella partita d’andata giocata in casa e un’altra sconfitta per 3-1 al Bernabeu.
Al Bayern Monaco, invece, è toccato in sorte lo Shakhtar Donetsk. Come lo Schalke 04, gli ucraini sembrano la vittima sacrificale. Anche due stagioni fa, del resto, non riuscirono a opporsi al Borussia Dortmund negli ottavi dopo aver disputato un buon girone eliminatorio (e aver eliminato il Chelsea che non a caso avrebbe acquistato da loro Willian).

A proposito di Real Madrid, le merengues sono arrivate a venti vittorie consecutive in competizioni ufficiali e ora sono volate in Marocco per provare a conquistare la prima FIFA Club World Cup. Inutile dirlo che il cuore di calcio romantico batte per Auckland City, ma non crediamo che questo basterà a portare i neozelandesi a vincere la competizione.
Chiudiamo con un’osservazione. L’anno scorso tutte le squadre vincitrici di gironi fecero fuori le rispettive avversarie. A parte le sfide incerte di cui abbiamo già parlato, sicuramente l’Arsenal ha sulla carta più possibilità di passare il turno rispetto al Monaco. Il Porto, l’altra prima del girone che non sembra avere un organico in grado di portarle chissà dove, ha, invece, avuto la fortuna di trovare il Basilea. Gli svizzeri, che hanno eliminato il Liverpool in rotta anche in Premier, non sono i favoriti. Speriamo, però, che un’eliminazione del Basilea non scateni la famosa brutalità degli svizzeri.

federico

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[1] Ecco i sorteggi per le italiane in Europa League: Torino-Athletic Bilbao, Trabzonspor-Napoli, Roma-Feyenoord, Tottenham Hotspur-Fiorentina, Celtic Glasgow-Inter