Hans Magnus Enzesberger dice che la televisione è il nulla…
però dimostrami che la partita che abbiamo visto qualche giorno fa,
Honduras-Belgio 3-2, con cinque rovesciamenti di fronte equivale al nulla
da Caro Diario, Nanni Moretti, 1994

Gerardo, l’intellettuale che accompagna Nanni Moretti nell’episodio Le isole del film Caro Diario, nel corso di una fuga-vacanza alle Eolie scopre per caso la televisione, fino a quel momento ignorata, e se ne invaghisce. Ora, non vogliamo certo scomodare Enzesberger, come fa il buon Gerardo con saccenza prima di rimanere incantato da soap opera e improbabili partite di calcio, ma un atteggiamento abbastanza diffuso è quello di bollare la UEFA Nations League come un inutile modo per riempire il calendario internazionale, di per sé già intasato, con altre partite che di ufficiale avrebbero avuto solo il nome, visto che tra autunno e primavera sono i club a farla da padrone, di sicuro nella mente di tifosi e appassionati.

Lasciando da parte quelle che secondo erano le vere motivazioni che avevano portato Platini e soci, all’epoca al comando della confederazione europea, a ideare questa nuova competizione (e di cui abbiamo già parlato), crediamo che i giudizi sulla riuscita o meno di un qualcosa vadano dati ex post. In fondo, giusto per fare un esempio, il poco appeal che caratterizza la Confederations Cup è frutto probabilmente del posizionamento del torneo all’interno dei calendari internazionali (a giugno, un anno prima del Mondiale, solo alla nazione ospitante interessa capire organizzativamente e sportivamente come va), del numero esiguo di squadre interessate, per di più di livello non sempre consono (vi ricordate Tahiti?), e non, o almeno non solo, dell’idea in sé.
E allora non è stato proprio un Honduras-Belgio 3-2, ma uno Svizzera-Belgio 5-2 con più di «cinque rovesciamenti di fronte» a far pendere definitivamente la bilancia: la fase a gironi della Lega A della UEFA Nations League è stata davvero piena di sorprese, di partite belle, di emozioni. I dati parlano di 72 reti in 25 match giocati, con un media che rasenta i tre gol a partita e di una sola Nazionale che non è mai stata in gara, l’Islanda che senza il ct Hallgrímsson sembra un’altra squadra. Un po’ come l’Olanda, ma in senso diametralmente opposto: gli orange guidati da Ronald Koeman hanno strappato il pass per la fase finale surclassando i campioni del mondo francesi in casa (il 2-0 non rende giustizia) e poi rimontando due gol negli ultimi dieci minuti in casa della Germania.

Il format con promozioni alla fase finale e retrocessioni nelle leghe inferiori da evitare ha dato molto pepe. Nel corso del secondo tempo di Inghileterra-Croazia 2-1, ad esempio, si è avuta un’alternanza tra i quattro possibili esiti del girone con tutte e tre le squadre coinvolte (le due in campo più la Spagna) che almeno per un momento sono state in testa, segno di un equilibrio che in molti campionati nazionali si sta perdendo. E Wembley, al gol di Kane, ha apprezzato tantissimo!
Non va poi sottovalutato che la UEFA userà la classifica finale della competizione per stabilire le fasce dei gironi di qualificazione per Euro 2020. Così l’Italia di Biraghi e Lasagna sarà in prima fascia, mentre la Germania sarà in seconda. E la confederazione europea ha chiesto alla FIFA di utilizzare la stessa graduatoria l’anno prossimo per il sorteggio gironi europei per Qatar 2022. Cosa da tenere d’occhio perché sarebbe una manna dal cielo per la Nazionale che nel ranking FIFA attualmente ha undici compagini affiliate all’UEFA davanti a sé.
Unica cosa che potrebbe rivelarsi non azzeccata, la final four si disputerà a giugno 2019 e, quindi, potrebbe ricalcare il classico tema del torneo di fine stagione, tipo su nominata Confederations Cup, con gente volenterosa di andare in vacanza dopo una stagione stressante e poco propensa a dare il meglio di sé.

Ci sarebbero anche le leghe B-C-D, ma confessiamo di aver lasciato in secondo piano Gibilterra-Armenia a favore di Francia-Germania. “Pubalgia”, pubalgia canaglia! E da Enzesberger ad Albano e Romina il cerchio è chiuso.

federico

PS: La pubalgia è una corrente nata abbastanza di recente nei social come contrapposizione alla “nostalgia”: incensa tutto quello che è nuovo solo in quanto tale, al contrario dei nostalgici, ma in questo caso lo fa per fortuna con intelligente ironia