Keita segna per il Mali

Keita segna per il Mali

Vi ricordate la storia dei tre porcellini? Uno si fa una casa di paglia, l’altro una di legno e il terzo di mattoni. Il lupo, che è un signore, aspetta che le case siano finite per andare a far visita e, quando i porcellini si nascondono nelle loro case, comincia a soffiarci sopra. Così scoperchia le prime due case con facilità e di fronte alla terza, certamente la più brutta, perde il fiato.

I quarti di questa Coppa d’Africa sembrano ispirarsi a questa storiella. Mali, Nigeria e Capo Verde il nostro soffio del lupo. Sud Africa, Costa d’Avorio e Ghana i nostri tre porcellini, ovvero le squadre che volenti o nolenti tutti consideravamo le maggiori candidate alla vittoria finale.

I padroni di casa del Sud Africa, dopo una fase a gironi tutt’altro che convincente, disputano un buon primo tempo con un Mali quasi impalpabile, Keita a parte, e vanno in gol al termine di una bella azione corale conclusa da Rantie. Poi si bloccano. Al 58′ arriva il pareggio, bellissima incornata di Keita su cross di Samassa. Il Mali non affonda e raccoglie i frutti solo ai rigori: Soumbeyla Diakite para i rigori di Furman e Mahlangu, il soffio del lupo manda in frantumi la casa di paglia sudafricana e a lato il rigore di Majoro.

La sorpresa più grande arriva però da Rustenburg. La Costa d’Avorio scende in campo con molta sufficienza, la Nigeria è più attenta, più volitiva e passa meritatamente in vantaggio grazie a una punizione di Emenike con allegata dormita del portiere Barry. Yaya e Didier tornano in campo più decisi: pareggio di Tioté di testa su punizione di Drogba, grande parata di Enyeama su Yaya Touré. Ma le aquile non sono uscite dal campo e a sette minuti dal termine un tiro di Mba, deviato quanto basta, sorprende un ancora inguardabile Barry. Anche la casa di legno è spazzata via.

La Nigeria festeggia il gol di Mba

La Nigeria festeggia il gol di Mba

Rimane il Ghana, decisamente brutto e poco incisivo nei confronti di un Capo Verde che l’amico di Mourinho, Lucio Antunes, ha messo in campo benissimo. L’esperienza ghanese alla lunga ha, però, la meglio. Al 51′ Gyan in area, toccato da Carlitos, si adagia in terra e Wakaso, appena entrato, realizza il rigore conseguente. Capo Verde non si arrende, disegna geometrie in campo, ma i tiri di Heldon e Platini sbattono su un grandissimo Dauda. I ghanesi e l’arbitro fanno un po’ innervosire gli avversari, poi al 90′ arriva la parola fine alla favola dell’arcipelago: Wakaso segna a porta vuota a conclusione di un contropiede che sorprende Vozinha nella metà campo sbagliata. La casa di mattoni ha retto.

Le semifinali andranno in scena mercoledì 6 febbraio e vedranno dunque incrociarsi i destini di Mali e Nigeria e di Ghana e Burkina Faso. In serata sono, infatti, i Dagano, i Bakary Koné scritti con la y, i Daouda Diakite, i Nakoulma e i Pitroipa a portare tra le prime quattro la squadra dell’ex Alto Volta, per di più orfana di Alain Traoré (coppa già finita per infortunio). La vittoria contro Togo tutto Adebayor e poco altro arriva ai supplementari: Pitroipa sorprende di testa il portiere togolese Agassa su corner di Kabore.
E visto che affronterà un Ghana che pare non aver voglia di giocare bene, indovinate per chi tiferà calcioromantico?

federico