L’ultimo campionato a 16 squadre è ai nastri di partenza. Il neopromosso Pescara, per l’occasione in maglia arancione, fa visita all’Inter di Trapattoni. Galeone schiera i suoi a zona: difesa un po’ opzionale, tanto movimento in campo e aggressività sui portatori di palla senza pensare al blasone di chi hai difronte.

I nerazzurri sono un po’ spaesati, non approfittano delle amnesie difensive degli abruzzesi e al 40′ si ritrovano sotto: l’ex torinista Junior di esterno lancia Galvani che stoppa e, anche lui di esterno, batte Zenga in uscita. La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo e il Pescara ne approfitta per il raddoppio. Zenga ferma uno scatenato Pagano con le cattive, Slišković realizza il conseguente rigore. Altobelli si divora un po’ di occasioni per riaprire la partita, Zenga salva l’Inter da un passivo ancora peggiore e così la partita termina con un clamoroso 0-2.

È il preludio a un campionato storico per il Pescara, che alla seconda giornata batte il Pisa e si ritrova in testa alla classifica con sua maestà Diego Armando Maradona, alla giornata 18 batte 2-0 la Juventus all’Adriatico e, sia pure con un po’ di affanno, a fine stagione conquista  la salvezza, a tutt’oggi l’unica ottenuta in A dai biancazzurri.

federico