Storia della coppa più bella: 3° puntata

Palanca grazie al suo magico piedino sinistro numero 37 ne era specialista: 13 gol in carriera, il più famoso dei quali all’Olimpico contro la Roma quando il Catanzaro vinse 3-1 grazie a una sua tripletta. Tripletta e un gol del genere anche per due campionissimi come Maradona, in un 4-0 contro la Lazio, e Baggio, con la maglia del Brescia in un 3-0 a Lecce. In gol così ci sono però andati anche onesti professionisti, come Bruno Limido con la maglia del Cesena il 5 marzo 1989, prima che la sua squadra fosse sommersa 4-1 dalla Fiorentina di Baggio e Borgonovo. Stiamo parlando dei gol segnati direttamente da corner.[1]

Se però lasciamo la Serie A e volgiamo lo sguardo al calcio internazionale scopriamo che c’è un gol su calcio d’angolo che è valso addirittura una coppa.
Anversa, 15 maggio 1964, si affrontano Sporting Lisbona e MTK Budapest per la finale di Coppa delle Coppe. In realtà è il replay della finale, perché due giorni prima all’Heysel di Bruxelles lusitani e magiari si sono affrontati a viso aperto ma dopo i gol di Sandor, Mascareinhas, Figuereido, Kuti e di nuovo Sandor e Figuereido la coppa è rimasta lì, non assegnata.

Al 19′ lo Sporting guadagna un corner, il difensore João Morais batte di destro a rientrare e beffa il portiere ungherese Kovalik. Il risultato non cambia più e quel pazzo gol che è valso la coppa diventa in Portogallo famoso come Cantinho do Morais. E a distanza di anni i Leões biancoverdi ringraziano ancora il simbolo dell’unica vittoria europea ottenuta finora.[2]

federico

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[1] Roma-Catanzaro è del 4 marzo 1979, Lecce-Brescia del 5 maggio 2001, Napoli-Lazio del 24 febbraio 1985
[2] I portoghesi in quella stagione in Coppa delle Coppe fanno registrare anche un altro primato, quello del maggior numero di gol segnati in un match: a Lisbona il 13 novembre 1963 l’andata degli ottavi contro l’Apoel Nicosia finisce 16-1 (6-1 il risultato del primo tempo; sei le reti segnate dal solo Mascarenhas)