bergomiBeppe Bergomi lo ricordano tutti con una faccia da ragazzino di diciotto anni e dei baffi spropositati incollarsi a Karl Heinz Rummennigge nella finale del Mundial spagnolo. E poi nel 1998, ben sedici anni dopo, entrare al posto dell’infortunato Nesta contro l’Austria e disputare tre partite di ottimo livello nel suo quarto mondiale. Alla veneranda età di 34 anni.

Difensore arcigno, deciso e con pochi fronzoli, uno da o palla o uomo e, ancor meglio, sia palla che uomo. Come al 93′ di quel Fiorentina-Inter in cui abbatte con un intervento da dietro Batistuta in piena area e poi alza le mani non pagando dazio.[1] Grande professionista, legato solo all’Inter, ma poi scaricato dalla società, lo sentiamo spesso commentare le partite in pay tv e gufare in silenzio contro gli avversari dei nerazzurri.

Eppure, lo zio, come da sempre viene soprannominato, non ha mai disdegnato l’ebrezza del gol. Ben 23 realizzazioni in 519 partite di campionato, e 6 gol con la maglia azzurra in 81 match, tra cui una doppietta a dir poco esaltante il giorno dell’esordio di Vicini sulla panca azzurra contro la Grecia a Bologna. Una rete per tempo, due destri da fuori area che si infilano all’angolino, il primo sugli sviluppi di un corner, il secondo a conclusione di una proiezione offensiva e di una bella azione corale orchestrata con Vialli e Giannini. A rivedere le immagini quasi non ci si crede.

federico

————————————————————————-
[1] 1994/95, 21° giornata, Fiorentina-Inter 2-2. Marcatori: Berti (I) 33′ , Rui Costa (F) 43′ , Orlandini (I) 67′ , Batistuta (F) 75′. Arbitro: Rosica