Storia della coppa più bella: 8° puntata
Lars Ricken entra in campo, dopo pochi secondi tocca la sua prima palla poco più in là del centrocampo, tutto spostato sulla destra, e scavalca con un pallonetto Angelo Peruzzi. Il gol con cui il Borussia Dortmund degli ex “italiani” Reuter, Sammer, Kohler, Paulo Sousa, Julio Cesar, Möller e Riedle e del futuro fiorentino Heinrich sigla il 3-1 contro la Juventus e si porta a casa la Coppa dei Campioni 1997 rimane impresso più della doppietta con cui Riedle aveva beffato la lenta difesa bianconera nel primo tempo e più ancora del rabbioso gol di tacco con cui Alessandro Del Piero, subentrato nell’intervallo, aveva provato a rimettere in discussione la finale.
La strana coincidenza è che anche l’unica vittoria in una coppa europea ottenuta in precedenza dai gialloneri tedeschi era stata suggellata da un pallonetto dalla distanza. All’Hampden Park di Glasgow si assegna la Coppa delle Coppe 1966, avversari i reds del Liverpool e appunto il Borussia. I tedeschi sono stati trascinati dai gol di Lothar “Emma” Emmerich, ben 14, quattro dei quali nel doppio confronto in semifinale col West Ham detentore del titolo. Il Liverpool può invece contare sul futuro campione del mondo Roger Hunt e soprattutto sulla guida in panca di Bill Shankly.
La partita scorre senza troppi sussulti fino al quarto d’ora della ripresa quando una ripartenza coglie impreparata la retroguardia inglese: Held triangola con Emmerich e dal limite dell’area di destro fredda Lawrence. Sette minuti dopo si torna in parità: Thompson s’invola sulla sinistra, crossa dal fondo (e anche oltre secondo i tedeschi), Hunt raccoglie a centro area e sigla il pareggio. Adesso i reds comandano il gioco, ma non riescono a essere veramente pericolosi e così si va ai supplementari. Il match non è indimenticabile, si susseguono alcune azioni confuse in area del Borussia, poi arriva il gol che decide la partita. Una punizione calciata velocemente in profondità da Assauer coglie nuovamente impreparata la difesa inglese, Lawrence esce al limite per fermare Emmerich, la palla giunge a Reinhard Libuda che, spostato sulla destra del fronte d’attacco (proprio come Ricken 31 anni dopo) sfodera un pallonetto che incoccia sul palo più lontano e sbatte sul capitano del Liverpool Yeats, in disperato recupero.
L’involontario ausilio del difensore inglese è forse decisivo. Nessun dubbio, invece, sul fatto che per i gialloneri i pallonetti valgano coppe.
federico
Nella foto in evidenza: Yeats cerca vanamente di intercettare il pallonetto di Libuda