È il 1912. Un triste evento scuote al mondo intero: Il Titanic, la nave più grande mai costruita, fallisce nella sua traversata dell’Atlantico. Uscita dal porto di Southampton il 10 aprile, cinque giorni dopo affonda nelle gelide acque dell’Oceano senza poter arrivare alla sua meta finale: New York. Un iceberg la causa che spezza il sogno degli ingegneri navali e le vite dei 1554 morti nel naufragio.
Apparentemente questo fatto sembrerebbe non avere rilevanza nel mondo del calcio, ma è nelle Asturie che il Titanic e il foot-ball uniscono le loro strade. Nella regione mineraria di Pola di Laviana il nome Titanic viene utilizzato per battezzare la seconda squadra di calcio più antica delle Asturie. Il gran colosso dei mari diede il nome al Club Titanic Sport.
Un evento fondamentale per la storia del Club Titanic risale a molto prima della creazione dello stesso club: l’introduzione del sistema ferroviaro nella penisola iberica. La terza linea ferroviaria realizzata in Spagna è la Gijón-Langreo, che unisce le miniere di carbone col mare. Questa rivoluzione del vapore portata a termine nel nord della Spagna dà al Titanico i suoi colori sociali bianco e rosso, perché si forma una forte relazione con Gijón, città dove gioca l’unica altra squadra di calcio delle Asturie, il Real Sporting de Gijón, la cui maglia è appunto biancorossa.
In merito al blasone del club, la storia del Titanic è legata alla monarchia spagnola e in particolare ad Alfonso XIII di Borbone, che nel 1922 insignisce il club del titolo di “Real”. Alfonso XIII è un visitatore assiduo delle coste asturiane, dove passa le sue ferie estive: è proprio questo il motivo per cui molti club di questa parte di Spagna godono di sangue reale e raffigurano nel loro scudetto la corona monarchica ed il titolo di “Real”. Non solo grandi squadre come il Real Sporting de Gijón o il Real Oviedo, ma anche club di estrazione popolare del territorio asturiano come il Real Avilés o il Real Juvencia de Trubia portano orgogliosi il loro riconoscimento di natura monarchica.
Con la nascita della Repubblica Spagnola il Titanic perde la sua denominazione di Real, ma con il sorgere della dittatura del generale Franco la corona reale torna al suo posto e il suo nome viene spagnolizzato in Real Titanico F.C.. Una crisi societaria porta alla sparizione del club agli inizi degli anni sessanta e alla sua rifondazione come Laviana Club de Fútbol nel 1964. Sei anni dopo il nuovo club riprende il nome del vecchio club asturiano e diventa il Real Titanico C.F. Da notare che dopo la sospensione della proibizione delle esterofilie, il Titanico non recupera il suo vecchio nome, ma per i suoi tifosi resterà sempre il Titanic.
Il club di Laviana gioca nel Campo di “Las Tolvas” dal 1973, che ha una capienza di circa 2.000 posti. Le radici minerarie della zona sopravvivono nello stadio di Laviana: la tradizione linguistica fa sì che il settore minerario dia il nome dello stadio, visto che vicino alla tribuna si trovano alcune grandi “tolvas” di immagazzinamento di carbone.
Le cronache dell’epoca raccontano che il primo terreno di gioco del Titanico è il campo di “La Llombona.” Durante la prima metà del secolo XX il club di Laviana gioca le sue partite in casa nel campo di “El Rocinero.” Ed infine, prima del definitivo trasloco al campo di “Las Tolvas”, dal 1950 al 1970 il Titanico gioca alla “Fontoria”. Quel campo sparisce per far posto a delle abitazioni e così il Titanico non ha un campo proprio fino al 1973, quando vengono ultimati i lavori del “Las Tolvas”. Ai margini del grande calcio succede anche questo.
Ad oggi sono già 101 anni di calcio popolare, quel calcio agguerrito e rude dei bacini minerari asturiani. A dispetto del suo nome da gigante dei mari, il Titanico non è mai andato oltre la Tercera División e per ben quattro volte negli ultimi venti anni ha fallito nei play off che garantiscono la promozione in Segunda B (paragonabile alla nostra vecchia C2). Una squadra lontana dalle prime pagine dei giornali sportivi e delle televisioni ma che possiede quello che molte altre squadre non hanno, tradizione, storia e “sangue blu”, perché a giocare con la maglia biancorossa sono solo giocatori del posto e perché nessuno da fuori al club di Laviana va a dare soldi.
In questa crisi del calcio attuale Il Titanico continua a navigare e continuerà a restare a galla grazie ai suoi tifosi.
Víctor traduzione di federico