di simone pierotti, Storie (stra)ordinarie di sport, http://simonepierotti.blogspot.it/
A Natale, si sa, siamo tutti più buoni. Ne sono convinti i dirigenti del Milan nel lontano 1992, quando partoriscono la nobile idea di coniugare calcio e solidarietà in una città ancora scossa dallo scandalo Tangentopoli: i rossoneri di Fabio Capello contro una selezione di fuoriclasse stranieri in un’amichevole a scopo benefico durante le festività natalizie. Non bisogna lambiccarsi il cervello per trovare un nome al curioso avversario: le stelle del calcio internazionale si chiameranno Christmas Stars. Beneficiari dell’incasso saranno le popolazioni della Somalia, dilaniata da una cruenta guerra civile per la successione di Siad Barre, il comandante salito al potere nel 1969 grazie ad un golpe militare.
Mentre le Nazioni Unite portano avanti le operazioni UNOSOM anche con l’ausilio di un contingente italiano, il 30 dicembre Milan e Christmas Stars si affrontano a San Siro in una sfida al sapor di panettone. Già: la Motta, azienda di prodotti dolciari il cui nome campeggia sulle maglie rossonere, sponsorizza l’evento e rinverdisce la tradizione del “Premio Bontà”, assegnato dal 1934 a chi aiuta il prossimo. A tutti i giocatori vengono rimborsate le spese di viaggio, accompagnate da un orologio Cartier o un set da televisione. Ricchi premi e cotillons per tutti, come Natale impone.
La partita, trasmessa in diretta tv su Italia Uno, riflette il clima di festa sugli spalti invasi da bambini. Le Christmas Stars possono beneficiare del prestito degli stranieri milanisti – c’è pure il carneade Giovane Elber – nel primo tempo: guarda caso, è un’azione orchestrata da Savicevic e finalizzata da Papin a portare in vantaggio la formazione allenata dal barone Nils Liedholm, tornato a sedersi su una panchina di San Siro sei anni dopo l’esonero che a poche giornate dal termine della Serie A 1986/87 aveva aperto le porte del Milan proprio a Capello.
La ripresa è un pranzo di Natale a base di reti e spettacolo: il Milan rovescia il risultato con Evani e Massaro, l’argentino Sergio Berti rimette tutto in equilibrio prima che lo stesso Massaro provveda a buttarla dentro e a far segnare Aldo Serena, in gol dopo tanta panchina. È un finale davvero natalizio: gli oltre 40mila spettatori presentatisi ai cancelli del “Meazza” fruttano un incasso superiore ai 282 milioni di lire, numeri che consentono al Milan di inviare più di cento tonnellate di generi alimentari al villaggio di Baidoa.
L’idea è piaciuta, il pubblico si è divertito, la raccolta fondi è andata benissimo: tre buoni motivi per convincere il Milan e la Motta a riproporre l’evento il 29 dicembre 1993 per sostenere Telethon. L’undici di Capello batte 5-3 la selezione multietnica dell’insolita coppia formata dal direttore generale rossonero Ariedo Braida e Francisco Maturana, ct della Colombia indicata da Pelé tra le favorite per la vittoria ai Mondiali in America. Ma sappiamo tutti come andrà a finire.
I milanisti Savicevic e Papin continuano a deliziare la platea, stavolta con la maglia che indossano abitualmente: il genio montenegrino colpisce due volte e propizia la marcatura di Angelo Carbone, l’attaccante francese ripete la marcatura dell’anno prima. All’abbuffata di gol sono invitati pure Alessandro Orlando e, tra gli avversari, il funambolico Hugo Sanchez, il cagliaritano Oliveira e il marocchino Daoudi. San Siro applaude calorosamente Gianluigi Lentini: è la prima volta da titolare per la talentuosa ala dopo il terribile incidente sulla Torino-Piacenza. Fischi e scritte ostili accolgono invece Ruud Gullit, capitano delle Christmas Stars, accusato di tradimento per essersi trasferito alla Sampdoria.
Un altro anno se ne va: il presidente rossonero Silvio Berlusconi nel frattempo è diventato presidente del consiglio, l’Italia ha perso la finale dei Mondiali ai rigori e tanti protagonisti di quel torneo, a partire dal neo-Pallone d’Oro Hristo Stoichkov, si ritrovano da compagni o avversari negli impegni delle Christmas Stars. Nel 1994 l’impegno raddoppia: il 28 dicembre affronteranno Roma all’Olimpico, poi rinnoveranno la sfida al Milan alla vigilia di San Silvestro.
Nella capitale l’accoglienza è tiepida: non basta l’annuncio di Paulo Roberto Falcão sulla panchina delle Christmas Stars a richiamare i tifosi romanisti. Il modesto incasso di 80 milioni di lire viene devoluto al Comune di Alessandria, appena colpito come altre città piemontesi dall’alluvione, per l’acquisto di nuovi scuolabus. I gol di Moriero e Statuto prima dell’intervallo indirizzano i giallorossi verso il successo, le Christmas Stars si accendono solo nel finale con Vlaović, attaccante croato del Padova.
Un paio di giorni dopo è ancora duello al “Meazza” contro il Milan, evento promosso dal nuovo sponsor dei rossoneri, la casa automobilistica Opel: l’incasso – 150 milioni di lire in favore dell’Unicef – segna però un insuccesso rispetto agli anni passati. Lo spettacolo, almeno, non è stato impoverito. Boban porta in vantaggio la squadra di casa, poi nella ripresa i gol arrivano come doni sotto l’albero: Nikos Machlas, non molto conosciuto attaccante greco, serve a Ramos il pallone dell’1-1 e poi infila Ielpo per il 2-1. Una spettacolare sforbiciata di Di Canio sembra scongiurare la sconfitta, ma nei minuti di recupero Sordo devia nella propria porta una zampata ancora di Machlas: al terzo tentativo, le Christmas Stars affossano il Milan degli invincibili in una delle cattedrali del calcio e grazie a uno tra i meno famosi di tutte le stelle che hanno schierato in tre incontri.
È il lieto fine di una favola: la sfida non si ripeterà più. A San Siro brilleranno le luci dei riflettori, ma non più quelle di Natale.
Bellissimo articolo. Non si trovano foto della partita della Roma?
Abbiamo chiesto al nostro amico Simone, autore dell’articolo. Sull’Unità del giorno dopo si trova il resoconto del match, ma la foto usata ritrae Falcao ai tempi d’oro.
Questo il link http://unitaqqvhnjahzmg.onion/assets/main/1994/12/29/page_037.pdf, ma va aperto con Tor Browser.
Per il momento non sappiamo dirti altro