Passare giorni a spareggiare non dev’essere divertente. Specie con un campionato lungo alle spalle e con l’estate e il caldo che si avvicina. Cesena, Cremonese e Lecce, ad esempio, ci mettono 12 giorni a cavallo tra la fine di giugno e l’inizio di luglio del 1987 per decidere chi debba andare in Serie A insieme al Pescara e al Pisa. Lecce e Cesena iniziano con uno scialbo 0-0, poi entrambe battono la Cremonese (4-1 il Lecce e 1-0 il Cesena), ma la differenza reti non conta e allora l’8 luglio 1987 le due squadre si ritrovano difronte allo stadio di San Benedetto del Tronto. Vince il Cesena 2-1 grazie ai gol di Bordin e Agatino Cuttone e al momentaneo pareggo di Panero.
Va peggio a Montevarchi, Carrarese, Cerretese, Imperia e Sangiovannese che ci impiegano 24 giorni per stabilire la seconda promozione in C1 dal girone A della C2 nell’annata 1978/79. Le cinque squadre si incontrano in un girone all’italiana al cui termine sono ancora tutte a pari merito: dieci partite inutili! La Cerretese rinuncia e allora si procede ad eliminazione diretta: l’Aquila Montevarchi supera l’Imperia e poi nella finale, disputata l’ 11 luglio, conquista la C1 battendo 3-2 ai tempi supplementari la Carrarese, che in precedenza aveva avuto ragione della Sangiovannese.[1]
Nella storia del calcio italiano c’è però uno spareggio che per importanza della posta in palio, per la sua incredibile durata e per l’intrusione di fattori extrasportivi non teme confronti. È il 1925, il Bologna, primo nel girone A della Prima Divisione Lega Nord, e il Genoa, primo nel girone B, si devono incontrare in match di andata e ritorno per stabilire chi andrà in finale con la vincente della Lega Sud e, quindi, al 99% sarà campione d’Italia.
Il 24 maggio 1925 i genoani di capitan De Vecchi passano 1-2 a Bologna e già pregustano il terzo scudetto consecutivo che cucirebbe la stella sulle casacche rossoblù e continuerebbe una striscia vincente iniziata due anni prima con un campionato chiuso senza subire sconfitte.
Invece, a Marassi una settimana dopo i felsinei restituiscono lo sgarbo con identico punteggio. Si rende necessario uno spareggio, sede scelta Milano, è il 7 giugno. Il Genoa passa in vantaggio con Moruzzi e raddoppia con Alberti, ma viene raggiunto e non in modo cristallino: un gol-non gol di Muzzioli che l’arbitro Mauro convalida a seguito di forti pressioni anche fisiche del pubblico di fede bolognese, tra cui si distinguono anche alcune camicie nere, e 2-2 di Pozzi con carica al portiere. Approfittando dell’ennesima invasione di campo, l’arbitro dichiara sospesa la partita al 90′ e non fa disputare i supplementari.
Il Genoa pensa di avere la vittoria a tavolino in tasca, ma la Federazione, all’interno della quale si distinguono alcune camicie nere, impone la ripetizione dello spareggio. Si gioca il 5 Luglio a Torino e finisce ancora in parità 1-1, ma almeno è una partita di football. In compenso, alla stazione i tifosi bolognesi, tra cui si distinguono alcune camicie nere, assalgono i genoani.
Che fare? Serve un’ulteriore partita, ma dove giocarla per evitare problemi di ordine pubblico? Il 9 agosto la partita si gioca alla periferia di Milano, a porte chiuse e alle sette di mattina. Vince il Bologna 2-0 con gol di Pozzi e Perin e vola verso il suo primo scudetto. Sono passati due mesi e mezzo da quando il tutto è cominciato. I genoani si sentono defraudati e si ripromettono di riconquistare sul campo quella stella che si sentivano già cucita sulle maglie. Una promessa che per gli eredi di De Vecchi è rimasta ancora un sogno.
federico
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[1] Perugia, Messina, Venezia, Lecco e Genoa sono, invece, le protagoniste al termine della Serie B 1967/68 di un lunghissimo spareggio salvezza. Due le retrocessioni da stabilire. La Lega calcio impone un girone all’italiana, al termine del quale il Messina giunto ultimo retrocede, e poi un ulteriore girone all’italiana per le restanti quattro squadre, al termine del quale il Venezia retrocede. In totale 16 partite, l’ultima delle quali disputata il 21 luglio, a quasi un mese dalla fine del campionato.
Ringraziamo Harry 越後 the Bomber per la segnalazione
Un episodio del genere accadde alla fine dell’edizione ’67-’68 della Serie B, la cui classifica finale vedeva cinque squadre terzultime a pari merito (Perugia, Messina, Venezia, Lecco e Genoa) con due posti ancora liberi per la retrocessione. Per sbrogliare la situazione avevano organizzato un mini-torneo così contorto (una prima fase con le prime quattro che passano al turno successivo e l’ultima che retrocede, e una seconda con le prime tre che si salvano e l’ultima che ottiene la retrocessione) e lungo (tra prima e seconda fase, si sono svolte ben 16 gare) da prolungare la durata del campionato di circa un mese (l’ultima giornata si era giocata il 23 giugno, ma con gli spareggi si era arrivati a finire il 21 luglio).
A proposito di spareggi salvezza… Per fortuna al termine della Serie C2 girone A 1984/85 in caso di parità si guardava la classifica avulsa visto che Spezia, Carbonia, Vogherese, Imperia, Nuorese e Olbia erano arrivate appaiate al 13° posto e tre di loro dovevano retrocedere. Gli spareggi avrebbe potuto portar via un intero anno. PS: a retrocedere furono Imperia, Nuorese e Olbia
Sto cercando le date di quelle partite (spareggio Serie B 1967-1968), avete modo di segnalarmele? Grazie per la disponibilità. (PS: scrivo un commento perchè non sono riuscita a trovare dei contatti)
ciao. Qui trovi molto sui campionati di B. http://xoomer.virgilio.it/mikyegenny/sport/serie-b-storia/1967-1968.html
Per i contatti, se vuoi puoi postare qcosa alla pagina fb e qcuno di noi editor di calcioromantico ti chiede l’amicizia
Grazie mille! Mi siete stati d’aiuto!
Non ho facebook :P ecco perchè vi ho scritto qui.
Ciao! ^_^
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