orazio-di-giovanni-pietro-belloriIn riferimento alla definitiva conquista della Grecia avvenuta nel 146 a.C. il buon Orazio ironizzò scrivendo in una sua Epistula la famosa frase Graecia capta ferum victorem cepit per sottolineare come i rozzi e agresti latini, una volta occupata militarmente la penisola ellenica, rimasero conquistati dal livello che le arti, la cultura e le lettere avevano raggiunto in quel piccolo angolo di mondo e videro il loro modo di pensare e il loro stile di vita cambiare per sempre e decisamente in meglio.

In questa settimana un’altra Grecia è stata capta forse in modo definitivo dalla feroce vincitrice Germania o meglio da un sistema economico e finanziario che ha il potere di influire sulle decisioni interne degli stati membri della cosiddetta Eurozona e non solo, elezioni politiche comprese. Un sistema che ha come simbolo europeo la città di Francoforte, che ha come faccia istituzionale quella di Angela Merkel, che ha come parole d’ordine rigore e austerità e come unico credo lo smantellamento della stato sociale reo di mettere troppi paletti al libero sfruttamento delle persone.

Giorgios Samaras in azione contro la Russia

Giorgios Samaras in azione contro la Russia

Un sistema che agli occhi del mondo ha anche un alleato involontario, la nazionale greca che dal 2004 basa sul rigore tattico e sulla disciplina i propri successi, che concede molto poco allo spettacolo e che aspetta gli errori altrui. Tre gol in tre partite, due nati da papera del portiere e uno da un avventato passaggio all’indietro, e la qualificazione ai quarti lo stanno a dimostrare.
Persino il leader del partito risultato vincitore alle elezioni svolte nel week end, Antonis Samaras, sembra scelto apposta. Perché di Samaras famosi in Grecia c’è soprattutto Giorgios, attaccante del Celtic e della nazionale dal 2006, e questa omonimia rinsalda il legame con una squadra che nelle rinarrazioni giornalistiche soffre come solo il popolo greco sa soffrire e come solo i rappresentanti del nuovo governo chiederanno di continuare a fare.

E visto che il calcio in questa alba fresca e scura rassomiglia un po’ alla vita, eccoci servito sul piatto d’argento un quarto di finale di Eurozona altamente simbolico e incredibilmente adatto a indorare la pillola dei greci. Sulla strada dei catturati c’è, infatti, la Germania, proprio lei la feroce vincitrice che grazie alla disponibilità economica si è permessa cospicui investimenti nel settore giovanile e si è ricostruita negli anni come potenza calcistica.
Per capire se la Graecia capta anche questa volta avrà la meglio sul ferum victorem dobbiamo attendere qualche giorno, ma sinceramente speriamo di no, perché preferiamo che il popolo greco le rivincite se le prenda in un altro campo e con altri mezzi.

federico