Pensando a Gary Lineker possono venire in mente tante cose. Il fatto che abbia davanti solo Wayne Rooney e Bobby Charlton in quanto a gol segnati con la maglia della nazionale, che sia stato capocannoniere di Messico ‘86, che abbia realizzato 10 reti ai Mondiali (più anche del capitano dell’Inghilterra del 1966), per esempio. O anche l’ormai celeberrimo aforisma sul calcio che è un «gioco semplice: si gioca undici contro undici e alla fine vincono i tedeschi», frase pronunciata dopo l’eliminazione della sua Inghilterra, ai rigori, nella semifinale di Italia ’90 contro la Germania Ovest che poi -inevitabilmente- alzerà la coppa. Oppure ci si può ricordare che grazie al suo talento con le parole, oltre che con i piedi, Lineker dopo quella da calciatore (finita peraltro in Giappone) inizia un’altra carriera, da opinionista televisivo preparato ma anche così pungente da incappare in qualche gaffe. I suoi commenti, però, non passano mai inosservati, come ad esempio quello in cui esprime il suo giudizio su Messi: «vederlo giocare mi fa capire quanto fossi una merda in campo».

Noi però vogliamo ricordare un episodio curioso, che forse resta un caso unico nella storia del calcio.[1] Siamo proprio a Italia ’90, è l’11 giugno e la gara di esordio del Gruppo F vede l’Inghilterra contro l’Irlanda di Jack Charlton, al Sant’Elia di Cagliari.[2] Lineker fa subito il suo dovere, mettendo la palla in rete all’8’, poi Sheedy, ex compagno dell’attaccante inglese nell’Everton 1985/86, pareggerà al 73’ e la partita finirà 1-1. Cercando le immagini di questa gara, però, ci si accorge che a un certo punto Lineker si comporta in maniera decisamente strana, rimanendo seduto a terra dopo un veniale scontro con un avversario. Trascina il sedere sul manto erboso, ricordando un po’ i cani quando si debbono grattare le terga; i compagni vanno a sincerarsi delle sue condizioni, e l’attaccante emette il verdetto che si può facilmente leggere sul suo labiale: «I’ve shit myself».

Anche se la cosa era abbastanza evidente, Lineker l’ha confessata solo dopo vent’anni, e l’ha fatto ai microfoni della BBC in occasione del suo cinquantesimo compleanno: «Durante l’intervallo non mi ero sentito troppo bene. Poi ho provato a entrare su un avversario, mi sono sforzato troppo, mi sono rilassato e… Per fortuna era piovuto e mi sono arrangiato per pulirmi con l’erba bagnata, però è stato imbarazzante. C’è un video nel quale mi si vede steso sul campo come un cane che cerca di pulirsi. È stata l’esperienza più brutta della mia vita». Ma un lato positivo forse c’era: «una cosa è certa, non ho mai visto i difensori marcarmi così da lontano». Ironico?

daniele


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[1] Alen Bokšić durante Borussia Dortmund-Lazio, ritorno dei 4ti Coppa UEFA 1994/95, si assentò dal campo durante la ripresa per necessità impellenti. Ritornò in campo, ma alla Lazio non andò bene: l’ex Riedle in pieno recupero segnò il 2-0 che sancì il passaggio dei tedeschi
[2] Vogliamo mettere l’accento sul fatto che l’Inghilterra nel 1990 è relegata in Sardegna un po’ come a Brasile 2014 lo è stata nella foresta amazzonica?