Pian piano diventerà Serie A. 4° puntata

Herbert Kilpin

Herbert Kilpin

Anche le grandi squadre hanno avuto una prima volta, un giorno in cui undici signori dall’aspetto non eccessivamente atletico, racchiusi dentro strane camicie con bottoni e colletto, provvisti di lunghi mutandoni e di altrettanto lunghi baffoni hanno fatto debuttare i colori della loro società in un match di football contro avversari similmente abbigliati in un campo sportivo che avrebbe molto da invidiare ai campetti di periferia di oggi. La prima volta del Milan Cricket and Foot-Ball Club ha però un fascino particolare perché sa di polemiche, ingrediente ormai irrinunciabile del calcio italiano.

È l’11 marzo 1900 e sul terreno del Campo Trotter si affrontano la squadra della sezione calcio della Società Educazione Fisica Mediolanum, rappresentata da giovani rampolli della Milano bene, e il Milan C.F.B.C.. La squadra rossonera è stata fondata solo da alcuni mesi ma, come la denominazione stessa lascia intuire, ha football britannico nel proprio DNA, è piena di vecchie volpi inglesi come Herbert Kilpin e inglese è addirittura la sua ragione sociale. Arbitra il signor Nordi di Milano, ma appena il gioco parte cominciano le discussioni, come racconta un cronista dell’epoca:

Il gioco dapprima si svolse interessantissimo; ma poi il gridare della squadra “inglese” contribuiva a scompigliare la squadra della Mediolanum, che ad ogni grido – credendo fosse stata fatta porta – si fermava, mentre la squadra del Cricket Club faceva a suo modo il goal

Il Milan campione nel 1901

Il Milan campione nel 1901

Le due squadre, infatti, praticano abitualmente due giochi molto simili, derivanti direttamente dal football association d’oltre manica,[1] ma con regolamenti leggermente differenti. La Mediolanum è abituata al calcio ginnastico tanto che è in procinto di organizzarne il campionato nazionale a Milano durante i concorsi ginnici, il Milan si è invece appena affiliato alla F.I.F. e si è iscritto al campionato federale di football, che dominato dal Genoa è ormai giunto alla terza edizione. Una discrepanza su tutte dà noia a quelli della Mediolanum: nel calcio ginnastico non c’è un vero arbitro e le partite sono in qualche modo co-dirette dai partiti, ossia i capitani delle due squadre, le cui chiamate interrompono il gioco, proprio come nelle partite che si giocano quando si è ragazzini nel campetto sotto casa. Da qui lo scompiglio nei giocatori “italiani” ad ogni grido in campo. C’è poi un problema tecnico: il calcio ginnastico è pieno di fronzoli, il football si gioca molto più “inglese” e maschio, come si direbbe in gergo. Morale, il Milan vince 2-0, ma il giorno dopo sulla Gazzetta dello Sport(!) partono le polemiche:

La Mediolanum si è presentata senza stabilire prima le regole; credendo di usare quelle del compianto Gabrielli (tradotte dall’inglese) che hanno valso finora nei campionati italiani. E’ seguita una lotta che sarà inglese fin che si vuole, ma non consona al carattere che ama bensì la forza, ma rifugge da tutto ciò che anche lontanamente ha l’aspetto di brutale.

Immediata la replica a firma S. Davies, segretario del Milan, che fa notare ai dirigenti Mediolanum come nei campionati federali F.I.F. non valgano le regole Gabrielli, valide nei campionati italiani F.G.N.I. di calcio ginnastico, e quasi con sprezzo invita il presidente della Mediolanum a verificare di persona:

Il signor professor Marchetti se crede di convincersi e rilevare anche lui l’errore in cui è caduto favorisca domenica 17 al Trotter quando vi sarà la Società Torinese, e si persuaderà allora della verità di quanto io affermo

Una bella pagina di sport apre dunque la storia delle stracittadine milanesi. Di derby della madunina non si può ancora parlare perché Inter e Mediolanum non hanno legami, visto che la S.E.F. Mediolanum, dopo altri tre anni di sonore sconfitte rimediate dai cugini anglo-milanesi nelle partite di campionato F.I.F. e in altre manifestazioni importanti come la Medaglia del Re, scioglie la sezione calcio.[2] Di “derby” tra due giuochi simili, il football association e il calcio ginnastico, possiamo invece parlare. E il modo in cui il football del Milan ha la meglio del calcio ginnastico della Mediolanum in regime di incertezza regolamentare è forse specchio del perché a un secolo di distanza dall’ultimo campionato F.G.N.I. nessuno pare riconoscere a quel movimento la reale importanza che avuto nella diffusione soprattutto nelle città medio-piccole di ciò che noi oggi chiamiamo calcio.

federico
per maggiori informazioni cfr. magliarossonera.it 

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[1] Da non confondere col Football Rugby, chiamato ugualmente football dai giornali dell’epoca
[2]  Il Milan vince  2-0 nel campionato F.I.F. 1901; 2-0, 5-0 e 9-1 nelle tre edizioni della Medaglia del Re (1900-1902). Vince sul campo anche la sfida del concorso interprovinciale F.G.N.I. di Novara nel 1903, ma la vittoria viene poi data alla Mediolanum a tavolino