Il rigore che vale lo scudetto 1982

Il rigore che vale lo scudetto 1982

Il gol annullato a Graziani a Cagliari e il rigore dato alla Juventus a Catanzaro nel finale del campionato 1981/82? Il gol di Casiraghi convalidato da Emilio Soriano Aladren nella finale di Coppa UEFA del 1990? Il controverso passaggio di Roberto Baggio ai bianconeri, sempre nel 1990, o le continue schermaglie durante il mercato? Niente di tutto ciò.

La rivalità tra juventini e fiorentini ha radici ben più antiche, è uno scontro tra due modi di fare calcio. Sin dagli anni venti gli investimenti della famiglia Agnelli rendono la Juventus una squadra aristocratica, ricca, vincente e non simpatica (per usare un eufemismo). La Fiorentina, anzi la Florentia Viola, nasce nel 1926, sull’ondata della politica mussoliniana che vede nel calcio un mezzo per influenzare le masse e per questo vuole una squadra in ogni grande città. Una squadra nata dal nulla, fatta di amatori e con pochi soldi non può impensierire le grandi corazzate del Nord e, infatti, i primi incontri con la Juventus sono battaglie impari. Il primo in assoluto, datato 7 ottobre 1928, finisce addirittura 11-0 per i bianconeri che non si risparmiano anche quando la vittoria è assicurata.

montuori

Miguel Montuori

I toscani, famosi per la loro prosopopea e per essere restii ad accettare superiorità altrui, se la legano al dito e così i match contro la Juventus diventano sin da subito partite che valgono quasi una stagione. Negli anni trenta e quaranta arrivano sonore sconfitte per i viola, ma anche le prime vittorie. Nel febbraio del 1953 la Juventus stravince 8-0 a Torino, ancora una volta senza pietà contro una Fiorentina rimasta in 9 per gli infortuni di Cervato e Venutri, ma i tempi stanno cambiando. Il 2 ottobre 1955 va in scena una partita che cambia la storia dei viola, ben prima che quella rivalità nata sul campo non venga inasprita e allo stesso impoverita da risse tra tifoserie, discusse decisioni arbitrali e dispetti in sede di mercato.

Juventus-Fiorentina è valida per la 3° giornata del campionato 1955/56. La Juventus parte bene, ma il neoacquistato brasiliano Colella si perde davanti a Sarti e consegna debolmente la palla al portierone viola. Veloce ribaltamento di fronte e Miguel Montuori porta in vantaggio i suoi mettendo dentro una corta ribattuta del portiere juventino Viola su tiro di Gratton. Fulvio Bernardini ha tra le mani una squadra forte che ha solo bisogno di crederci e quel gol al 5′ dà ai viola una sicurezza incredibile. Virgili al 18′ in mischia, il terzino Magnini al 54′ con un gran tiro da fuori e di nuovo Virgili all’ 88′ fissano il risultato sullo 0-4! I fiorentini tornano a casa più sicuri del loro valore e felici, quasi come se avessero vinto lo scudetto. Non immaginano che è solo l’inizio di una cavalcata trionfale che conoscerà una sola incredibile battuta d’arresto in casa del Genoa all’ultima giornata, a scudetto già conquistato.

federico, e come sempre la dedica è speciale