I pionieri del football italiano a caccia di avventure internazionali – 2° puntata

Il Genoa vincitore del campionato 1903

Il Genoa vincitore del campionato 1903

“Avete più pensato a quel progetto di andare a cercare altrove avversari?” Chissà se Spensley o qualcun altro degli storici soci fondatori del Genoa abbiano meditato a lungo su questa ipotesi o se le partite, che sanciscono l’esordio internazionale del football italiano, siano state il frutto di una decisione presa in poco tempo. La situazione, in cui tale decisione matura, è però abbastanza chiara.

Stagione 1902/03. Il Genoa ha vinto quattro dei cinque campionati FIF fin qui disputati e, da campione in carica, è esentato dalle eliminatorie. Il suo campionato si riduce dunque a una sola partita, in preparazione della quale ha come unica possibilità sfidare le altre squadre in partite amichevoli. I rossoblù non sono però in buoni rapporti con la Juventus e la FBC Torinese, visto che la Federazione -che non a caso ha sede a Torino- in passato è stata protagonista di alcune scelte volte a favorire le squadre della città sabauda a discapito del Genoa. Da qui la decisione della società di non accettare nel novembre 1902 l’invito a partecipare alla Coppa Città di Torino. Scelta che provoca il risentimento di stampa e giocatori torinesi e, soprattutto, riduce a sole due o tre le squadre italiane che possono fungere da sparring partner in preparazione della nuova stagione.

I rossoblù decidono allora di tentare la carta internazionale e organizzano il 1° marzo del 1903 un’amichevole con il Vélo Club di Nizza a Ponte Carrega, la prima sfida ufficiale tra una squadra affiliata alla FIF e una società di un’altra nazione. I nizzardi probabilmente non sono affiliati alla Union des sociétés françaises de sports athlétiques (USFSA), che raggruppa società polisportive, organizza campionati nazionali francesi in numerose discipline e dal 1896 assegna il titolo anche nel football. Il Vélo Club è, comunque, anch’essa una polisportiva, si occupa prevalentemente di ciclismo (come il nome lascia facilmente intuire) e ha una sezione dedicata al football.[1]

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La Stampa, 29/04/1903

Il risultato finale del match, 6-0 per il Genoa padrone di casa, mostra che forse l’avversario scelto non è tra i più forti e il sospetto si conferma il 26 aprile successivo,[2] quando il Genoa varca il confine per restituire la visita, diventa la prima squadra di club italiana a giocare un match all’estero e vince 3-0. Sfide forse povere dal punto di vista tecnico, ma intanto il dado è tratto. Il football italiano, sulla scia di quanto fatto dai genoani, si sente ora pronto ad affrontare squadre dei paesi vicini e soprattutto a rilanciare la sfida  sin dallo stesso mese di aprile del 1903 al football svizzero, la cui consistenza aveva già assaggiato tre anni prima.

federico

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[1] Il Vélo Club è pertanto una società più affine all’Andrea Doria o alla Lazio che al Genoa
[2]Altre fonti riportano il 23 aprile. Calcioromantico segue quanto riportato dall’Archivio Storico Fondazione Genoa 1893.