19/04/1953 - Campionato di Serie A - Juventus-Pro Patria 2-0. Boniperti (foto La Stampa)

19/04/1953 – Campionato di Serie A – Juventus-Pro Patria 2-0 (foto La Stampa)

Giallo spesso, blu anche, rosa per il centenario e poi sicuramente grigio e nero. Ma una Juventus con una divisa verde fluo no, non l’avevamo mai vista prima del match di Champions League perso al Vicente Calderón contro l’Atletico Madrid il 1° ottobre 2014.
Se, però, la tonalità scelta rappresenta davvero una novità, i giocatori juventini avevano già sfoggiato al cospetto di Pro Patria e Udinese all’inizio degli anni Cinquanta una divisa verde bandiera con una banda orizzontale bianconera e numeri rossi sulla schiena. Cioè, le foto e le immagini dell’epoca mostrano una maglia di color grigetto topo, ma le cronache ci assicurano che tale maglia era di color verde. Una scelta insolita, dettata comunque dai doveri di ospitalità e dalla somiglianza cromatica tra le casacche normalmente usate dai bianconeri e le prime maglie di bustocchi e friulani.

La Pro Patria può probabilmente vantarsi di esser stata la prima squadra ad aver affrontato una Juventus color della speranza, a Torino nelle stagioni 1931/32 e 1932/33. Speranza, che per i padroni di casa si era poi tradotta in campo in due vittorie.
L’episodio più curioso è, però, legato all’Udinese e alla stagione 1951/52. In occasione della partita disputata a Torino il 28 ottobre 1951, i giocatori juventini in verde travolsero 5-1 i friulani nella ripresa grazie a una tripletta di John Hansen e ai gol di Boniperti e Karl Aage Hansen. Dovendo risolvere lo stesso problema, i friulani il 30 marzo 1952 pensarono bene di farsi trovare loro in casacca verde, sperando forse nel potere occulto di una maglia di tal colore. E invece persero 2-7 per effetto di una tripletta di Vivolo e di due gol ciascuno segnati dagli Hansen.

L’ultima Juventus in verde era datata 19 aprile 1953, 2-0 interno contro la Pro Patria. Poi evidentemente la società aveva deciso di puntare su altri colori e questo aveva confinato questa esperienza cromatica in una sperduta parte della memoria collettiva, conferendole quel qualcosa che siamo abituati a chiamare romantico. Prima che gli ormai usuali motivi di merchandising, che spingono a cambiare radicalmente seconda e terza maglia ogni stagione e a usarle anche quando non necessario, portassero la Vecchia Signora a rispolverare il verde, anche se in tonalità fluo. Lasciamo decidere a voi se il risultato è migliore o meno della tenuta di coppa dell’Inter 1995/96, della mimetica napoletana 2013/14 e di altri obbrobri che potete trovare qui.

federico
ringraziando antonio (webmaster di juworld.net) per dati e immagini fornite