C’era una volta in Serie B. 4° puntata: Parma-Bari 1984/85
La Serie A è in sosta e i riflettori sono puntati sul campionato di B. Al Tardini di Parma va in scena il più classico degli scontri testa-coda: i ducali padroni di casa sono ultimi con soli 10 punti e non vincono da undici giornate, il Bari di Maciste Bolchi è secondo in classifica. Difficile pensare a un qualcosa diverso da un tranquillo pareggio o da una vittoria esterna dei biancorossi pugliesi.
E al 19′ tutto sembra incanalarsi verso questo leit motiv: l’arbitro Arcangelo Pezzella di Frattamaggiore concede un rigore “generoso” agli ospiti. Il bomber Edi Bivi, però, angola troppo e la palla finisce sul palo. L’occasione mancata annebbia i riflessi dei baresi. Il Parma ne approfitta e va in gol con Gabriele Pin al 38′ del primo tempo, con Lombardi e con un giovanissimo Nicola Berti nella ripresa. Il problema è che la foschia ora la vedono tutti, anzi il terreno di gioco non lo vede quasi più nessuno. La classica nebbia in Val Padana, usuale nel mese di febbraio, ha infatti preso possesso del Tardini. Pezzella, però, pare non sentir ragioni, tira dritto (anche perché il risultato non è più così incerto) e al 46′ del suo cronometro fischia la fine della partita. I gialloblù festeggiano l’insperata vittoria, mentre Bolchi corre verso l’arbitro campano a protestare.
L’ineffabile Arcangelo aveva, infatti, sospeso tra il 50′ e il 55′ il match, quando il risultato era ancora di 1-0 e la nebbia stava cominciando a farsi fitta. L’allenatore del Bari, come da regolamento, pretende che quei cinque minuti vengano recuperati. Le squadre si ritrovano negli spogliatoi, Pezzella aspetta una ventina di minuti e, visto che nel frattempo è scesa anche l’oscurità, dichiara sospesa la partita al minuto 86 sul 3-0. Ovvero tutto da rifare, perché la regola in base alla quale le partite sospese debbano riprendere dal momento dell’interruzione non è neanche mai stata pensata.
La rabbia dei tifosi, le accuse di protezioni in alto loco per i baresi (leggasi Matarrese), tutte cose che svaniscono la settimana seguente quando il Parma con merito e senza nebbia batte di nuovo il Bari, 1-0 gol di Facchini all’82’. Quello che rimane è l’incredibile caso di una partita ormai a senso unico sospesa a quattro minuti dal termine.[1]
federico
Puntata precedente: La Lazio del meno nove; Puntata successiva: Un gol da 75 metri
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[1] Il 12 dicembre 2004 Real Madrid-Real Sociedad, valida per la 15° giornata della Liga, è sospesa al minuto 87 sull’1-1 per un allarme bomba (la strage di Atocha è di soli nove mesi prima). Con la nuova regola sui recuperi le squadre si ritrovano il 5 gennaio 2005 per disputare solo gli ultimi tre minuti e il tempo di recupero. I padroni di casa riescono nell’impresa di segnare il gol del 2-1 con Zidane su rigore.