Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. 6° puntata: La rimonta del Metz
Il Metz non è certo squadra che nutra grandi ambizioni a livello internazionale. La Coppa di Francia della stagione precedente è stata la prima vittoria di una certa importanza. Aver raggiunto gli ottavi di finale, ovvero il secondo turno, della Coppa delle Coppe 1984/85 si può considerare già un successo, se non altro statistico: le due precedenti avventure europee (Coppa delle Fiere 1968/69 e 1969/70) si erano concluse subito, al primo scoglio.
Certo, potrebbe un po’ bruciare che il vantaggio ottenuto a Dresda contro la Dinamo nei primi minuti sia stato dilapidato e che in casa non si sia andati oltre lo 0-0. La sensazione è, però, un’altra. È come se la loro “finale”, al di là di quello che racconteranno i resoconti ufficiali, i francesi l’abbiano già vinta al primo turno, compiendo il 3 ottobre 1984 la più incredibile rimonta che la nobile Coppa delle Coppe abbia mai visto. Incredibile, soprattutto, per il blasone degli avversari affrontati.
Il sorteggio è stato, infatti, “cattivo” col Metz: avversario il Barcellona, prima partita in casa. E i blaugrana il 19 settembre 1984 non si fanno pregare: apre un incredibile autorete di Sonor (che con il Monaco nel 1992 giocherà anche una finale di Coppa delle Coppe), pareggia il poco conosciuto Toni Kurbos, poi Schuster su punizione, Calderé e Carrasco in contropiede scavano il fosso. Il rigore con cui Rohr segna il definitivo 2-4 sembra di poca importanza e, invece, si rivelerà decisivo.
Al Camp Nou due settimane dopo i padroni di casa sono con la seconda maglia, in giallo, per dovere di ospitalità. I francesi giocano con la maglia granata, ma almeno inizialmente il dato cromatico sembra ininfluente, perché Carrasco porta avanti i suoi poco dopo la mezzora. Qualche dubbio che sotto quel color oro non si nascondano i blaugrana comincia a venire a cavallo tra il 38′ e il 39′: Toni Kurbos si invola due volte sulla destra, nella prima occasione conclude con un bolide sotto la traversa che vale il pareggio, nella seconda scatta in profondità, crossa al centro e invita Sanchez all’autorete.
Il secondo tempo continua sulla falsa riga del primo e fatalmente arrivano le due reti che servono al Metz per completare la rimonta. Bernard, che già aveva imbeccato Kurbos in occasione dell’1-2, lancia il tedesco con un cucchiaio al 56′. L’attaccante del Metz dribbla anche Amador e sigla l’1-3. Poi al minuto 87′ è il senegalese Bocandé a trovare Kurbos a centro area. Stavolta il gol è più semplice, ma vale più di tutti gli altri messi insieme.
federico
Puntate precedenti: Rimonte in celluloide o a fumetti; Partite di Serie A vinte in rimonta: parte 1 (2011), parte 2 (2024); Rimonte in finali di Coppa Campioni o di Champions League; Rimonte in finali di Coppa UEFA o di Coppa delle Fiere; Qualificazioni impossibili Anni Ottanta;
Puntata successiva: Una rimonta col trucco