Passion and fire. Non è il titolo di una nuova serie TV, ma il modo con cui Eric Cantona riassume il suo stile di gioco nel DVD Eric The King, prodotto dal Manchester United giusto qualche mese prima che l’attaccante francese desse la definitiva prova della sua impulsività.
Old Trafford, 25 gennaio 1995, minuto 48 dell’incontro Manchester United-Crystal Palace: Cantona, espulso dall’arbitro Wilkie per aver scalciato Richard Shaw, si sta allontanando dal campo, quando dal pubblico Matthew Simmons gli dice qualcosa che in lui provoca una reazione, a dir poco, scomposta. Eric gli sferra un calcio in pieno petto che, a conti fatti, gli costerà una sospensione dai red devils per il resto della stagione, con annessa multa, una serie di convocazioni in tribunale e una condanna definitiva a 150 ore di servizi sociali. Grazie alla copertura televisiva, il gesto, però, gli varrà anche imperituro ricordo, al pari del fantastico passaggio a Irwin nel match contro il Tottenham della stagione 1992/93 e al gol in pallonetto al Sunderland del 21 dicembre 1996.
Un bene? Un male? Fatto sta che è proprio l’assenza di riprese TV a far sì che una reazione simile di Daniel Passarella, datata otto anni prima, non sia rimasta nella memoria collettiva.
Marassi, 8 marzo 1987, la Sampdoria sta vincendo 3-1 con l’Inter, dopo aver rischiato di andare sotto a inizio ripresa. I nerazzurri hanno i nervi a fior di pelle per un gol annullato sul punteggio di 1-1 e per il rigore concesso dall’arbitro Mattei, che ha permesso ai doriani di riportarsi in vantaggio. Bergomi ne ha già fatto le spese e ha lasciato i suoi in dieci. La palla arriva a bordo campo e il libero nerazzurro, Passarella, interviene a gamba tesa sul sedicenne Maurizio Piana, un raccattapalle che sta solo provando a perdere un po’ di tempo: il referto medico dice ferita escoriata alla faccia anteriore della gamba destra e prognosi di dieci giorni. Una reazione inconsulta per uno che è stato pedina fondamentale dell’Argenitna del 1978 e che è anche campione del mondo in carica, pur essendo rimasto ai box nella kermesse messicana.
Il doriano Briegel dichiara che Passarella è un violento, che non è nuovo a queste reazioni e che già in un Verona-Fiorentina, quando vestiva la maglia dei viola, aveva fatto fuori un massaggiatore. Il giudice sportivo, a conti fatti, è, invece, benevolo e commina solo sei giornate di squalifica all’argentino. I cinque milioni donati dalla società alla famiglia del raccattapalle chiudono la faccenda per sempre. Ché se poi hanno avuto qualche rimpianto vedendo la largo eco riservata all’episodio di Cantona, son fatti loro.[1]
federico
Fonti:
La Stampa, 9/3/1987;
Eric Cantona’s kung-fu kick at 20: Guardian reports from the archive
————————————————————————–
[1] Jorge Valdano nel suo libro Il sogno di Futbolandia riporta l’episodio raccontando che già in due occasioni precedenti il raccattapalle aveva perso tempo allontanando la palla. Passarella, quindi, “punisce” il ragazzino al suo terzo tentativo.
Dimenticavo (per i più giovani): all’epoca non c’erano i palloni a bordo campo e, quando quello in uso finiva fuori dal rettangolo di gioco, bisognava aspettarne il recupero