1972 ddr brdMonaco di Baviera è ancora sotto shock per quanto accaduto solo due giorni prima. La guerra israelo-palestinese nel villaggio olimpico, la reazione delle teste di cuoio, i 17 morti, la squadra israeliana completamente distrutta e lo show che deve andare avanti lo stesso. Le Olimpiadi non sono solo un evento sportivo, non lo sono mai state. Fuori c’è il mondo, nel villaggio olimpico anche e ogni gara, ogni sfida deve diventare una battaglia di questa guerra, fredda solo perché il sangue che scorre è quello degli altri. Tedeschi orientali e occidentali lo sanno. Per la prima volta le due squadre devono affrontarsi sul campo in una competizione internazionale. Certo sono le Olimpiadi e la Repubblica Democratica grazie al professionismo di stato può schierare la nazionale A, mentre quella Federale ha portato una nazionale giovanile, ricca comunque di talenti. Ma siamo all’Olympiastadion davanti a 80.000 spettatori e tutti i tedeschi nel loro piccolo sentono questa sfida come una piccola USA-URSS.

Ai tedeschi Est basta un pareggio per passare il turno e andarsi a giocare il bronzo, ma sono proprio loro a passare dopo 12′: azione confusa in area e Pommerenke in diagonale mette dentro. I padroni di casa non ci stanno e pareggiano grazie a un gran gol di Uli Höneß, uno che pochi mesi prima ha vinto da titolare il Campionato Europeo. I tedeschi Ovest giocano meglio, ma sono più giovani e alla fine la differenza di età si fa sentire. Streich su azione da corner riporta avanti la DDR al 53′, Ottmar Hitzfeld pareggia di testa a conclusione di una bella azione corale al 68′, Vogel a otto minuti dal termine dà alla Germania Est il gol vincente grazie a una incornata solitaria in piena area di rigore.

Al fischio finale i tedeschi occidentali hanno già dimenticato quanto successo e rinviato tutto al solito commento: le squadre dell’Est portano qui il meglio ed è normale che poi a giocarsi le medaglie siano Polonia, Ungheria, Germania Est e URSS. Di contro, i tedeschi orientali festeggiano un’affermazione che ha un significato politico più che sportivo. Nessuno immagina che due anni dopo, nella massima competizione internazionale e sempre in Germania Ovest, le due nazionali A si rincontreranno e nessuno sospetta che anche quella volta sarà Spartaco a uscirne vincitore.[1]

federico

 

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[1] Amburgo, 22 giugno 1974, 3° turno gruppo A, Germania Est-Germania Ovest 1-0. Sparwasser, l’autore del gol nella partita del 1974, collezionò 7 presenze (su 7) e 5 reti alle Olimpiadi due anni prima.
La sconfitta dei tedeschi Ovest non pregiudicherà loro il passaggio del turno e la vittoria finale nel torneo.