La Confederación Sudamericana de Fútbol, meglio nota con l’acronimo CONMEBOL, può vantare una serie di primati invidiabili: è stata la prima confederazione a esser creata, la prima ad affiliarsi alla FIFA, la prima a organizzare un torneo continentale per le nazionali delle federazioni associate. E, primato difficilmente eguagliabile, proprio questa manifestazione, il Campionato Sudamericano del 1916, la CONMEBOL l’ha organizzata ancor prima di costituirsi.

La Copa Lipton

La Copa Lipton

All’origine di tutto c’è la mano elargitrice di coppe del magnate del thé Sir Thomas Lipton, che è un grande appassionato di football, ma ha anche intuito e ha capito che la sponsorizzazione di manifestazioni sportive dà grande ritorno commerciale. Così, nel 1905, convince la federazione argentina e quella uruguayana a contendersi annualmente un trofeo, il cui nome è -ovviamente- Copa Lipton, in una sfida unica, da giocare alternativamente nei due paesi, e il cui ricavato sia devoluto in beneficenza. E dato che in Argentina e in Uruguay si gioca a football già da tempo, ma l’influenza dei club di stampo britannico per costruzione, giocatori e mentalità è ancora tanta, Lipton fa inserire come clausola che le rappresentative che si disputeranno la coppa siano composte solo da nativi.
In prospettiva storica, questa è la cosa più importante, perché esporta di fatto il concetto di nazionale in Sud America e genera un effetto domino, che, invece, non avrà il Lipton Trophy, trofeo per squadre di club messo in palio nel vecchio continente. Il presidente dell’AFA, la federcalcio argentina, Nicanor Newton raddoppia subito le coppe in palio introducendo la Copa Newton (da giocare a campi invertiti rispetto alla Lipton, ma con lo stesso regolamento che premia in caso di pareggio la squadra ospite). Nel 1910 è il turno del Cile, la cui rappresentativa è invitata a disputare a Buenos Aires un triangolare con Argentina e Uruguay, la Copa Centenario Revolución de Mayo. Quando anche la federazione brasiliana è pronta, scatta il primo torneo che possa dirsi continentale. È il 2 luglio 1916, siamo sempre a Buenos Aires. La dizione ufficiale dice nuovamente Copa Centenario, ma stavolta della proclamazione dell’indipendenza argentina, che nel luglio 1816 sancisce il punto d’arrivo della rivoluzione iniziata nel maggio di sei anni prima. Nel corso della manifestazione arriva, però, l’incontro che promuoverà il torneo.

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Héctor Rivadavia Gómez

Il merito principale è del dirigente del Montevideo Wanderers, Héctor Rivadavia Gómez, che il 9 luglio 1916 convince i colleghi argentini, brasiliani e cileni presenti a metter su un vero e proprio Campionato Sudamericano con cadenza annuale. Per gestire il tutto serve una istituzione continentale, ma, poiché l’accordo deve essere vagliato dalle singole federazioni, la costituzione della CONMEBOL avverrà solo il 15 dicembre dello stesso anno a Montevideo. Il congresso nominerà Gómez presidente e riconoscerà il torneo disputato a Buenos Aires come ufficiale. Unico problema a riconoscere qualcosa ex post, è che l’Uruguay, vincitrice del torneo, si ritrova senza coppa o, meglio, solo con la modesta Copa Murature e non con la prestigiosa Copa América che la CONMEBOL commissionerà, al costo di 3000 franchi svizzeri dell’epoca, ad una gioielleria di Buenos Aires e che dal 1917 in poi sarà alzata al cielo dalla squadra vincitrice.

federico