Pian piano diventerà Serie A. 15° puntata

Sir Thomas Lipton (1850-1931)

Sir Thomas Lipton (1850-1931)

Un pimpante Dan Peterson entra in un bar seguito da un nugulo di alti ragazzini, si fa servire una tazza d’acqua calda e sfodera dalla tasca una bustina che “contiene venti-tipi-di-thé tutti appiattati com’una squadra vincente!” Uuh, uuh, Magico Lipton.
Sarà per l’azzeccata strategia comunicativa o per quella terribile parlata American Italian, fatto sta che questo spot anni ottanta è la prima cosa che la mia mente lega al nome di Sir Thomas Lipton. Una associazione di idee che ha il suo lato positivo perché la scelta come testimonial del prodotto di Peterson, allenatore di basket e commentatore tv, rimanda inaspettatamente alla sfera sportiva. E il magnate scozzese del thé nello sport aveva proprio il suo passatempo preferito.
Oltre ad aver più volte cercato di vincere con suoi yacht l’America’s Cup[1], Lipton amava moltissimo il calcio e aveva una spiccata propensione a regalare coppe e a far disputare trofei di football che avessero il suo nome. Del resto la pubblicità è l’anima del commercio e il salto da cup a cup of tea è breve. Ecco così nascere nel 1905 la prestigiosa Copa Lipton, che le nazionali di Argentina e Uruguay si contendevano annualmente in una sfida secca, e nel 1909 e nel 1911 disputarsi a Torino il Sir Lipton Trophy, uno dei tornei internazionali più antichi della storia del calcio europeo.[2] Anche il Sud della nostra penisola venne toccato dalla mano elargitrice di coppe e il trofeo donato da Sir Thomas, che ovviamente si chiamava Lipton Challenge Cup, venne annualmente conteso tra il 1909 e il 1915 in quello che per anzianità è di fatto il primo campionato di football dell’Italia Meridionale.

Una foto del 1900 dell'Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club

Una foto del 1900 dell’Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club

Facciamo un passo indietro. La storia ufficiale del football italiano comincia col racconto di come il gioco della pedata -per dirla alla Gianni Brera- si diffuse innanzitutto nella città portuale di Genova e da lì in tutto il Nord Italia per opera di marinai e commercianti inglesi, non sottolineando che, anche se con portata minore, nel Sud era successa una cosa simile. Associazioni calcistiche fondate da italiani e inglesi erano infatti sorte tra il 1896 e il 1900 nelle tre città portuali di Napoli, Palermo e Messina
Così, quando il 30 aprile 1907 Sir Lipton sbarcò a Palermo, non ebbe difficoltà a organizzare in breve tempo una sfida tra la squadra della propria imbarcazione e quella locale del Palermo Foot Ball Club. Ricercare in ogni porto avversari da affrontare doveva essere una consuetudine e a Palermo e Napoli la ciurma di Lipton doveva aver trovato pane per i suoi denti, se è vero che a fine partita l’uomo d’affari decise di regalare ai palermitani una enorme coppa d’argento, alta 80 cm e pesante 5 kg, con la promessa che i siciliani l’avrebbero messa in palio ogni anno. La Lipton Challenge Cup avrebbe messo di fronte in finale la più forte squadra dell’isola contro la più forte squadra campana, selezionate attraverso eliminatorie a base regionale, e sarebbe andata in modo definitivo alla prima compagine che l’avesse vinta cinque volte.
I primi incontri ufficiali tra napoletani e palermitani nacquero proprio così in un momento in cui la politica della F.I.F., tesa a rappresentare solo i club del triangolo Torino-Milano-Genova, più ancora dei problemi economici dell’ex regno borbonico (da poco conquistato e saccheggiato dai sabaudi), tagliava di fatto fuori dal panorama calcistico le squadre meridionali.[3]
Nelle sette edizioni disputate tra il 1909 e il 1915 in finale per la Campania arrivò cinque volte il Naples (2 vittorie e 3 sconfitte) e due volte l’Internazionale Napoli (sempre sconfitto).[4] Il Palermo F.B.C. invece non ne mancò una e nel 1915, dopo il quinto trionfo, si aggiudicò per sempre la coppa. O meglio fino a quando la Lipton Challenge Cup non sparì, fusa per volere del regime fascista in periodo di carenza d’argento o venduta sotto mentite spoglie, questo non si sa.

federico

Puntata precedente: Del complesso d’inferiorità della Coppa Italia;Puntata successiva: Internazionale F.C., buona la seconda
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[1] Cinque tentativi tra il 1899 e il 1930. Nel 1993 è stato anche inserito nella Hall of fame dell’America’s Cup perché migliore fra tutti i perdenti
[2] Il primo trofeo internazionale è stato probabilmente la Coppa Van der Straeten Ponthoz del 1900
[3] La Ginnastica Partenopea Napoli aveva partecipato alle eliminatorie per il campionato italiano della FGNI (calcio ginnatsico) nel 1901 [v.  Giuntini]. Bisognerà aspettare la stagione 1912/13 prima che squadre campane partecipino al campionato federale di Prima Categoria e il primo dopoguerra perché ci siano anche club siciliani
[4] Le notizie sono in realtà molto scarse e alcune fonti non citano l’edizione del 1915