Proverbio derivante dalla saggezza meteorognostica italiana.

Gurpegui e Britos bloccano Maggio che si è appena perso Aduriz. Il gol dell'1-1 è servito

Gurpegui e Britos bloccano Maggio che si è appena perso Aduriz. Il gol dell’1-1 è servito

San Mamés o San Mamés Barria, nuova o vecchia cattedrale, il risultato non cambia: a Bilbao le squadre italiane di club non riescono a vincere. Ma se un pareggio con gol poteva bastare sia a mantenere inalterata questa tradizione che a far andare avanti il Napoli, la vittoria dei padroni di casa per 3-1 sancisce il ritorno nei gironi di Champions dei baschi e la “retrocessione” in Europa League dei partenopei. Un verdetto giusto, per quanto si è visto sul campo nell’arco dei 180 minuti e anche perché l’ennesima bocciatura a livello internazionale del calcio italiano non può scalfire l’emozione che proveremo nel vedere Athletic Bilbao e nuova cattedrale ospitare i club che contano: una squadra che ha una solida base finanziaria, ma sembra di altri tempi. Solo giocatori baschi, molti dei quali provenienti dal vivaio, e tifosi che da soli valgono il prezzo del biglietto. Per ora i bilbaini affronteranno Porto, Shakhtar Donetsk e Bate Borisov, poi si vedrà. La cosa curiosa è che anche Porto e Bate arrivano dai playoff. Misteri del ranking UEFA.
Per chiudere il capitolo Napoli, non resta che osservare che Rafa Benitez alla vigilia aveva dichiarato che una sconfitta non sarebbe stata una tragedia, mentre il tecnico dell’Athletic Valverde aveva parlato di questione di vita o di morte. L’esito ha, dunque, accontentato entrambi.

Anche altri playoff hanno offerto episodi degni di nota. Il Malmö si è sbarazzato abbastanza facilmente del Red Bull Salisburgo (3-0), ma ha sbloccato il match di ritorno giocato in casa grazie a un rigore strano: l’attaccante Markus Eriksson ha quasi spazzato via la palla per anticipare il portiere Gulácsi in tutti i modi e cercare il contatto con lo stesso. Poi ancora Eriksson è stato protagonista di un gran tiro al volo che è valso il raddoppio. I tedeschi del Bayer Leverkusen hanno strapazzato il povero Copenaghen, infliggendogli addirittura un 4-0 in casa dopo il successo per 2-3 in Danimarca. Più o meno stessa scioltezza per Zenit San Pietroburgo e Apoel Nicosia. Fa rumore, invece, l’eliminazione del Celtic Glasgow da parte degli sloveni del Maribor, dopo che gli scozzesi avevano passato a tavolino il turno precedente.[1] Il Maribor, che si è conquistato il passaggio del turno vincendo addirittura a Hampden Park, ora aspetta Chelsea, Schalke 04 e Sporting Lisbona per vivere la sua seconda esperienza nei gironi della Champions, dopo quella non esaltante del 1999/2000.

Cosmin Moti

Cosmin Moti

Ma la qualificazione più clamorosa e, concedetecelo, più romantica, è quella del Ludogorets, a spese dello Steaua Bucarest. I bulgari non solo hanno raggiunto i supplementari segnando al 90’ (gol del brasiliano Wanderson), ma hanno anche affrontato i rigori con un difensore schierato forzatamente tra i pali al posto del portiere espulso. Cosmin Moti, romeno ex Siena e anche tifoso dello Steaua, segnando il suo tiro dagli undici metri e poi parandone due è entrato nella storia di questo piccolo club, che comunque la scorsa Europa League aveva fatto fuori la Lazio e raggiunto gli ottavi. Il presidente del Ludogorets ha già annunciato che a Moti verrà intitolata la tribuna del nuovo stadio.
Ora, però, le cose si fanno serie: ai bulgari è, infatti, toccato il girone con Real Madrid, Basilea e Liverpool.

A proposito di merengues, l’agosto calcistico non ha offerto solo preliminari e playoff di Champions League. Ha innanzitutto regalato al Real Madrid il primo trofeo della stagione, un tranquillo 2-0 al Siviglia nella Supercoppa Europea (doppietta di Cristiano Ronaldo), e poi ha restituito all’Atlético Madrid qualcosa. Nella Supercoppa di Spagna, infatti, i colchoneros hanno strappato un pareggio per 1-1 al Bernabéu (reti negli ultimi minuti di James e Raúl García), poi hanno meritatamente vinto 1-0 al Vicente Calderón grazie a un gol del neo acquisto Mandžukić dopo poco più di un minuto. E stavolta il colpo di testa di Sergio Ramos al 90′ è finito di poco a lato.

Garcia segna l'1-1 al Bernabéu

Garcia segna l’1-1 al Bernabéu

La soddisfazione maggiore è forse quella di aver smontato sin da subito la costruzione giornalistica del Real Madrid possibile vincitore di sei trofei in stagione. Per l’Atlético Madrid, comunque, non sarà facile ripetere in Liga e in Champions la straordinaria avventura dello scorsa stagione. Intanto il sorteggio gli ha regalato un girone insidioso ma non troppo: la nuova Juventus di Allegri, l’Olympiacos e il già citato Malmö gli avversari.

Anche Germania e Inghilterra hanno assegnato le loro supercoppe. In entrambi i casi a vincere è stata la detentrice della coppa nazionale. Per il Borussia Dortmund il 2-0 al Westfalen Stadion rifilato a un Bayern infarcito di giovani e di reduci dalla sbornia mondiale è stata una passeggiata, anche se per noi italiani non c’è da star allegri: il più avulso nel gioco dei gialli è stato Immobile, troppo voglioso di mettersi in mostra e per questo molto impreciso. Il vero Bayern lo vedremo sicuramente in Champions: nel girone lo attendono Manchester City, CSKA Mosca e Roma e potrebbe non essere semplicissimo qualificarsi senza patemi. Per il Borussia, da ormai due anni tra le nostre squadre simpatia, l’augurio è che la stagione sia meno caratterizzata da infortuni e che i vari Reus, Gündoğan e Błaszczykowski tornino a pieno regime. Sin da subito, perché nella fase a gironi gli avversari saranno Galatasaray, Anderlecht e Arsenal.

Arsenal e Manchester City, avversarie delle due tedesche più forti, sono state anche le protagoniste della Community Shield, vinta dai gunners in maniera netta, 3-0 con gol di Cazorla, ramsey e Giroud (quest’ultimo bellissimo). Per i gunners anche la soddisfazione di aver passato il turno preliminare e di continuare la striscia di partecipazioni alla fase finale della Champions (siamo a 17) con un Sanchez in più. Non a caso è stato il cileno a dare il gol vincente sul Beşiktaş.

In tutto questo il Barcellona è stato un po’ a guardare. Le mani dei madrilisti hanno però riservato ai blaugrana un girone niente male: Paris Saint-Germain, Ajax e il povero Apoel Nicosia gli avversari. Per Luis Enrique sarà un bel banco di prova.
Resta da nominare l’ultimo dei gironi, quello che ha come testa di serie il Benfica ed è già tutto dire. Agli eterni finalisti perdenti di Europa League faranno compagnia Bayer Leverkusen, Monaco e Zenit San Pietroburgo. Girone equilibrato, ma squadre che oltre un quarto di finale difficilmente andranno.

federico e daniele

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[1] Il Celtic è stato sconfitto dal Legia Varsavia sia all’andata che al ritorno (4-1 in Polonia e 2-0 a Glasgow). Il Legia, però, nella gara di ritorno, ha fatto entrare a quattro minuti dalla fine lo squalificato Bereszynski. Così l’UEFA ha decretato il 3-0 a tavolino e gli scozzesi hanno passato il turno, nonostante la proposta dei polacchi di rigiocare per “risolvere la questione amichevolmente”.