originale in spagnolo, su wanderersfutbol.com
Allo stadio Jose María Minella, Mar del Plata, le già eliminate Francia e Ungheria stanno per affrontarsi nel match che apre la terza giornata del Gruppo 1 al Mondiale argentino. Gli ungheresi, su richiesta della FIFA, si presentano con la maglia bianca, al posto della tradizionale casacca rossa. Il motivo addotto dalla federazione è di quelli nobili: un match con francesi in blu e ungheresi in rosso avrebbe reso impossibile la vista agli spettatori privi di TV a colori.
Accade, però, un piccolo inconveniente. I francesi, di propria iniziativa, decidono anche loro di usare la seconda maglia, che, neanche a dirlo, è bianca. Nessuna delle due squadre, inoltre, si porta al campo indumenti di ricambio e la partita non può iniziare.
Tra l’assoluta incredulità di tutti i presenti, a qualcuno viene in mente la soluzione più rapida e sensata: andare in una delle sedi dei club più vicini allo stadio e prendere in prestito uno stock di divise di gioco da far indossare ai francesi, “colpevoli” del ritardato inizio del gioco.
Secondo quanto si racconta, la prima fermata è al Club Atlético Boca Juniors di Mar del Plata, ma la porta è chiusa. Continuando lungo la vicina Avenida Independencia, i cercatori di maglie arrivano al numero civico 3030, dove c’è la sede del Kimberley, un club fondato nel 1921 noto col nomignolo “El Dragón“. Per fortuna lì la porta è aperta e si riescono a prendere in prestito un po’ di casacche a strisce verticali bianche e verdi.
Tutto risolto e la partita può iniziare con soli 45 minuti di ritardo.
L’immagine che restituisce il campo da gioco è quanto meno curiosa: i galletti francesi hanno calzettoni rossi, pantaloncini azzurri e maglietta biancoverde e, per alcuni, i numeri riportati sul dorso non coincidono con quelli dei pantaloncini. È il caso di Dominique Rochetau e Oliver Rouyer, che hanno sui pantaloncini, rispettivamente, il 7 e l’11 e sulle casacche, rispettivamente, il 18 e il 20.
La partita la vince Kimberley, vabbé, la Francia. Il risultato finale dice 3-1, con gol di Christian Lopez, Marc Berdoll e Dominique Rochetau per i galletti in biancoverde e di Zombori Sándor per gli ungheresi. Le sorti del gruppo e di buona parte del Mondiale si decidono altrove, a Buenos Aires, in serata, nel match tra Italia e Argentina. Quelle dei francesi si sono già compiute quattro giorni prima, quando l’albiceleste padrona di casa ha usufruito di un arbitraggio quanto meno favorevole per batterli. Il momento di notorietà, quello che vale tutta un’intera vita calcistica, tocca così al Kimberley, che non potrà vantare nessun titolo argentino, ma può ben dire di esser stata la prima squadra di club a partecipare e vincere una partita della Coppa del Mondo.
originale: Marcos Durán (@marqoss)
traduzione in italiano e adattamento: federico