
Il Boca Juniors nel 1931
La mattina del 5 di febbraio del 1907 Juan Bricchetto era al porto di Buenos Aires tra le dighe 1 e 2. Il suo lavoro consisteva nel girare il ponte per lasciare il passaggio alle navi da una diga a un’altra, un’occupazione piuttosto ordinaria per la persona che dall’anno precedente era presidente di uno dei club di football che nel tempo sarebbe diventato tra i più grandi del mondo.
La prima imbarcazione che quella mattina entrò nel porto bonaerense, e che Bricchetto lasciò passare, riluceva dei colori nazionali azzurro e giallo, un fatto comune e insignificante che, però, passò alla storia grazie all’originale idea che il giorno precedente lo stesso Bricchetto, in qualità di presidente del club xeineze, [1] aveva proposto ai direttivi del club: scegliere per la divisa del Boca Juniors i colori della prima nave che fosse approdata al porto la mattina seguente. Così, il caso volle che la bandiera che ondeggiava a poppa di quella prima barca fosse quella della Svezia.
Furono diverse le imbarcazioni svedesi che passarono per il porto quell’anno; secondo i verbali del club, Bricchetto presentò i colori nel mese di aprile di 1907, pertanto la scelta cadde nell’arco di tempo che va da gennaio fino ad aprile. La data più probabile è il 5 febbraio, poiché quel giorno entrarono nel porto bonaerense le due imbarcazioni svedesi “Oskar II” e “Prinsessan Ingeborg” (quest’ultima anche l’8 di marzo) [2].
Fino a quel momento il Boca Juniors aveva provato diverse maglie. Nell’aprile del 1905, poco tempo dopo la fondazione della squadra, i xeinezes giocavano con una maglietta di colore rosa che fu ritirata rapidamente per le prese in giro che provocava da parte dei rivali.
Fu Manuela Farenga, sorella di due dei fondatori del club che cucì la nuova maglietta del Boca Juniors con le proprie mani. Un design semplice, maglietta bianca con tre strisce spesse di colore nero cuciti in maniera verticale. Neanche questo nuovo modello ebbe molta fortuna e prima di terminare l’anno fu abbandonato. Il Boca utilizzò allora un nuovo colore, il celeste. In una partita contro il Nottingham di Almagro, le due squadre si presentarono con una maglietta simile, e il fatto che la squadra fu sconfitta spinse i dirigenti della squadra bonaerense ad abbandonare anche questo colore. Per la seconda volta nella sua storia il club del Bocca tornò allora al bianco e nero, ma con un cambiamento: le frange verticali erano più numerose, e il design includeva un colletto innovativo con righe orizzontali e bottoni.
Ma qualcosa ancora non convinceva i dirigenti del club che decisero così in una giornata particolare di affidarsi al caso. Il 4 agosto del 1907 il Boca Juniors vestì per la prima volta i suoi storici colori azzurro e giallo in una partita contro i General Arenales. La maglietta era azzurra con una banda diagonale – come il suo maggior nemico, il River Plate – di colore giallo, che, però, non aveva una direzione specifica; nella stessa partita potevano vedersi giocatori con la banda verso destra o verso sinistra. Il design attuale della maglietta xeineze non si decise fino al 1913, quando la banda, posta all’altezza del petto, divenne orizzontale, fissando così l’immagine originale ed unica della divisa del Boca Juniors.

Statue in cera di e Gatti, Maradona e Brindisi (Museo del Boca)
L’Azul y Oro da allora sono il simbolo di una squadra mitica, colori vestiti da Maradona, “Chacha” Muozo, Ángel Clemente Rojas “Rojitas”, “Mono” Perotti, Gatti o il suo storico bomber Martín “Loco” Palermo.
Il destino di questi due colori non si ferma qui, due storie parallele di altri club argentini convergono con quella del Boca Junior: giallo-azzurro sono anche i colori del Rosario Central[3] e del Club Atletico Atlanta.[4]
Quest’ultima squadra, fondata nel 1904, scelse i propri colori in un modo più semplice rispetto al Boca Juniors. L’azzurro e il giallo furono ispirati dalle tende posizionate all’esterno degli stabilimenti commerciali presenti all’epoca nella zona. Una sorta di sponsor ante litteram visto che le tende erano state progettate da Emilio Bolinches, uno dei fondatori del Club Atletico Atlanta.
Víctor
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[1] Soprannome che ricevono il Boca Juniors e i tifosi azul y oro perché la squadra nei suoi primi anni era composta da immigrati italiani, per lo più genovesi, che si insediarono a La Boca nel ventesimo secolo. Xeneize è, infatti, una corruzione di “Zeneize”, parola che in dialetto di Genova tradotto significa, appunto, “genovese”.
[2] Altre imbarcazioni svedesi che transitarono per il porto di Buenos Aires sono il “Kronprinsessan Victoria”, che passò alla fine di agosto, e il “Drottning Sophia”, benché in seguito si sia dimostrato che attraccarono nel 1905 e non nel 1907, e pertanto sono da escludere dalla lista delle possibilità.
[3] Fondata col nome di Centrale Argentine Railways Club in 1889, dal 1903 Rosario Central, nel 1905 adotta il colori azzurro e giallo per la sua maglietta, azzurro il colletto e gialle le maniche. La divisa tradizionale della squadra rosarina vedrà però la luce nel 1912, quando il casacca diventa a righe verticali azzurre e gialle.
[4]Durante la sua storia il Club Atletico Atlanta ha sempre utilizzato la maglietta a righe verticali azzurre e gialle. L’unica variazione di vestiario si verificò nel 1950 quando la squadra disputò alcuni incontri con una maglietta divisa verticalmente in due metà, il giallo alla sinistra e l’azzurro nella parte destra.