Un passaggio all’indietro che diventa un tiro stile Maldini o Materazzi o, forse, un colpo di testa che anticipa l’attaccante e spiazza il portiere alla Comunardo Niccolai o, ancor meglio, un cross innocuo deviato nella propria rete per paura di chissà cosa. I giocatori della squadra avversaria che non festeggiano platealmente e intanto ringraziano ridendo sotto i baffi. Lo sfortunato automarcatore che viene consolato da alcuni compagni di squadra e rimproverato da altri. Poi tutto passa, una doccia, qualche sfottò e via.
Chi se ne deve accorgere? È solo un’autorete e le autoreti sono tutte uguali. Il Catania a San Siro una volta se ne è fatte quattro in novanta minuti…
Certo, è il derby con il Lecce. Ma anche Riccardo Ferri e Paolo Negro[1] lo hanno fatto in un derby e senza neanche prendere soldi. E poi che è successo? Nulla. Ricordare l’episodio fa spuntare un sorrisino sulle labbra di milanisti o romanisti e basta. Finisce lì. Comunque pare che i tifosi baresi siano d’accordo, anzi scommetteranno sulla nostra sconfitta….
Chissà se alla vigilia della penultima giornata di A del campionato 2010-11 Andrea Masiello, difensore del Bari dal passato promettente e dal futuro incerto, ha pensato qualcosa del genere. Ora che, però, leggi sul giornale dell’arresto e della confessione, ora che vedi in tivvù ripetuti servizi sull’ennesima inchiesta riguardante partite truccate, ora che senti tutti quanti i tromboni appellarsi al codice etico mentre le agenzie di scommesse ormai spopolano come sponsor delle grandi squadre, proprio ora lo rivedi lì, a terra, con la mano sulla faccia, un attimo dopo aver regalato in scivolata al tiro-cross di Jeda un finale insperato e aver dato al Lecce la sicurezza del 2-0.
E pensi che gli è andata proprio male. Come a quell’altro Andrea anzi Andrès, Escobar, difensore del Nacional Medellin e della Colombia, cognome da trafficante e tragica fine da trafficante. Crivellato dai colpi di pistola all’uscita da un ristorante a una settimana di distanza da quella scivolata su cross di Harkes che aveva dato il via libera agli USA e aveva sancito la prematura eliminazione della sua nazionale dai mondiali del 1994.
Una storia mai chiarita e un movente che sembra futile, il sospetto della guerra tra cartelli di droga e l’ombra di una mole di scommesse clandestine andate a male e non certo per colpa solo di quell’autorete. Perché quei mondiali la nazionale di Maturana li aveva iniziati con tutt’altre aspettative, forte di un gran girone di qualificazione impreziosito dalla vittoria 5-0 in casa dell’Argentina.
No. Le autoreti non sono tutte uguali. Purtroppo.
federico
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[1] Riccardo Ferri in Inter-Milan 0-1, 12° giornata 1987-88; Paolo Negro in Lazio-Roma 0-1, 11° giornata 2000-01. Da segnalare che Milan e Roma in quelle stagioni fortunate vinsero poi lo scudetto