Pian piano diventerà Serie A. 12° puntata

A fine 1907 nella Federazione Italiana Football c’è maretta. Si discute anche della denominazione. In nome dell’italianità qualcuno, infatti, ha proposto di usare la parola tutta italica “calcio” e non più quella inglese “football”, sostenendo una diretta filiazione tra il gioco che impazzava a Firenze qualche secolo or sono e lo sport che i contatti con gli inglesi hanno portato in auge nell’ultimo decennio.
Ma dietro questa polemica di facciata si sta consumando una querelle che mira innanzitutto a togliere al triangolo Milano-Genova-Torino il predominio indiscusso sul campionato. Anche perché in provincia e nel resto del Nord sono attivi tanti piccoli club che sono direttamente imparentati con quella particolare esperienza (questa sì tutta italiana) del calcio ginnastico. Il mezzo scelto per mischiare le carte è porre una limitazione, se non un divieto, di utilizzare giocatori stranieri.

1908 iscrizione ai campionati

La Stampa, dicembre 1907

Nell’assemblea federale del 20 ottobre arriva una decisione all’apparenza salomonica e che invece dà il via ufficiale alla crisi. La F.I.F. ha già indetto per il 1908 un Campionato Italiano riservato alle squadre formate da “soli giuocatori italiani o nazionalizzati” e articolato come sempre in più categorie. Quel giorno il presidente dell’Andrea Doria, Zaccaria Oberti, propone di organizzare un torneo parallelo, denominato Campionato Federale, in continuità con i precedenti e aperto a tutti, stranieri inclusi. Anche per questo campionato vengono previste più categorie. L’assemblea approva, ma il fronte dei football club, logorato da dieci anni di rivalità sportiva, è tutt’altro che unito.
Genoa e Torino si tengono fuori da tutto. Juventus e Andrea Doria optano, invece, per una doppia iscrizione. Al Milan il Campionato Italiano non interessa, quello Federale solo un po’ di più, ma perché in palio c’è la Coppa Spensley. I rossoneri, campioni nel 1906 e nel 1907, sono infatti a un passo dal conquistarla definitivamente e non vogliono perdere la priorità acquisita. La posizione della F.I.F., che sembra riconoscere come ufficiale solo il torneo senza stranieri, convince i rossoneri a ritirarsi e a restituire la coppa a James Spensley in persona. Mossa come vedremo decisiva per i loro interessi.

In lizza per il Campionato Federale rimangono pertanto solo Juventus e Andrea Doria. I bianconeri vincono, ma Spensley (assecondato da tutto il Genoa) si guarda bene dal dare la coppa che porta il suo nome alla squadra che solo due anni prima aveva estromesso i rossoblù dalla corsa al titolo a seguito di una controversa partita ripetuta tre volte. L’impasse è risolto solo nell’assemblea federale del 8 novembre 1908: la F.I.F. assegna al Milan definitivamente la Coppa Spensley e, per il Campionato Federale, fa coniare un nuovo trofeo, la Coppa Oberti, dal nome del presidente doriano. Nel frattempo, però, molta acqua è passata sotto i ponti.

(da Album Calciatori Panini 1979/80)

(da Album Calciatori Panini 1979/80)

È infatti accaduto che la Pro Vercelli ha vinto la Seconda Categoria del Campionato Federale e, poi, anche la Prima Categoria del Campionato Italiano, battendo la concorrenza della blasonata Juventus, di Andrea Doria e U.S. Milanese. E se una squadra che è fatta di soli italiani è così forte, vuol dire che ormai anche la provincia conta. I tempi sono maturi per la riconciliazione.
Così quel giorno di novembre l’assemblea elegge alla carica di presidente il ragionier Luigi Bosisio, esponente più influente di quella fronda che in nome dell’italianità era riuscita a mischiare le carte (di lì a poco arriverà anche il cambio denominazione, da F.I.F. a F.I.G.C., Federazione Italiana Giuoco Calcio).
Vengono confermati per il 1909 i due tornei, ma stavolta in quello federale, aperto anche agli stranieri, ci sono tutti i club che contano. Quello riservato soltanto agli italiani parte quando il torneo federale è già in pieno svolgimento, incassa via via il forfait di molti club e perde in corsa importanza, tanto da essere sin da subito derubricato a torneo non ufficiale, alla pari del Campionato Federale dell’anno precedente.
A vincere il torneo “buono”, che a posteriori verrà ricordato come titolo ufficiale, sono ancora i bianchi della Pro Vercelli. A vincere quello che gli annali non ricorderanno, è di nuovo la Juventus. E i successivi tentativi bianconeri di farsi riconoscere anche questi due titoli non andranno a buon fine.

federico

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