Per il ritiro in vista di Italia 90 il Brasile scelse la verde Umbria – Gubbio, per la precisione -,  un luogo perfetto per trovare la concentrazione e per disputare qualche amichevole con squadre locali. Fin qui niente di strano, ché prima di ogni mondiale le nazionali, soprattutto quelle più blasonate, vanno in cerca di posti tranquilli in cui giocare anche qualche partitella di allenamento, generalmente contro compagini che mai vanno oltre il ruolo di sparring partner. Infatti, la prima sgambata brasiliana in terra umbra fu proprio contro il Gubbio, il 24 maggio 1990, e la squadra di casa come da pronostico perse ben 14-1 allo stadio San Biagio, quello che ora si chiama Barbetti (per la cronaca, il gol del Gubbio fu siglato da Gori). Ancora tutto normale, ma per poco.

La nazionale verdeoro era alla ricerca di un’altra “tranquilla” amichevole e la sua seconda tappa, l’ultima prima di concludere il premondiale ad Asti in vista dell’esordio contro la Svezia a Torino, sarebbe stata allo stadio Libero Liberati di Terni. Contro il Brasile si decise di presentare non la Ternana, come sembrava fosse ovvio vista la location della partita, ma una rappresentativa di Ternana e Perugia fuse insieme (con qualche elemento del Gubbio), denominata Top Umbria (sic). Ciò forse perché la regione voleva ben figurare ma, sbandieratori sul campo a parte, entrambe le squadre venivano da una stagione in C1 non proprio esaltante; sta però di fatto che per un giorno i giocatori (almeno loro) accantonarono l’acerrima rivalità e scesero in campo difendendo gli stessi colori. Che poi erano quelli del Perugia, ma evidentemente quella volta più di qualche occhio rimase chiuso.

entrataincampoIn quel 28 maggio 1990 al Liberati accorsero circa quindicimila persone, troppo ghiotta era l’occasione di vedere dal vivo giocatori del calibro di Careca, Branco, Dunga, Müller, Alemão, soprattutto per un pubblico ormai non più abituato al calcio di questo livello. L’allenatore del Brasile Sebastião Lazaroni, che dopo il mondiale sarebbe sbarcato alla Fiorentina, decise di schierare la migliore formazione possibile, per rodare i titolari in vista della prima partita del torneo. Uno squadrone schiacciasassi che sembrava si dovesse mangiare i “padroni di casa” in un sol boccone. Invece, quella che in Brasile chiamarono Combinado da Úmbria non solo resse l’urto, ma sconfisse la corazzata verdeoro con un gran gol di Artistico (pronuncia brasiliana  Arcis’cicu) su punizione all’8’ del primo tempo, riuscendo anche con un po’ di fortuna a resistere all’assedio dei blasonati ospiti, più pericolosi con i subentrati Romario e Bebeto che non con gli irriconoscibili Müller e Careca. E fa specie pensare che dall’altra parte giocavano in attacco il già citato Arcis’cicu e Corsella (che poi sarebbe Cozzella, peraltro anni dopo divenuto ds della Ternana), e che quest’ultimo fu sostituito da Giorgio Eritreo (Eritreu, per i giornalisti brasiliani).

Forse per la prima volta qualcuno a Terni esultò per una rete di un giocatore del Perugia (non tutti eh, c’è qualcuno ancora convinto che quella partita sia finita 0-0); di sicuro il portiere Vinti fu l’unico grifone della storia a essere applaudito dai tifosi delle Fere, ma questi ci tengono a precisare che fu perché regalò la sua maglia a un ragazzo sulla sedia a rotelle, non certo per le sue parate.
Rivalità a parte, Curzio Maltese dalle colonne de La Stampa l’indomani parlò addirittura di «torcida umbra», definendo questa partita «la più umiliante sconfitta nella secolare storia della Seleção». Ora, posto che ai brasiliani non venne certo in mente di etichettare la partita come Liberataço o come Umbraço, c’è da dire che l’inattesa disfatta non portò ai verdeoro fortuna (come, ad esempio, quella rimediata dall’Italia contro il Pontedera quattro anni dopo), ma anticipò di qualche settimana la ben più cocente sconfitta contro l’Argentina di Maradona e Caniggia agli ottavi del Mondiale.

daniele

——————————————————————————————————————————————

Tabellino completo dai giornali brasiliani (con nomi giusti accanto a quelli storpiati)

Combinado da Úmbria – Brasil: 1 – 0

Brasil (Brazil): Taffarel (Internacional), Jorginho (Bayer Leverkusen), Mozer (Olympique Marseille), Mauro Galvão (Botafogo), Ricardo Gomes (Benfica)-(Ricardo Rocha – São Paulo), Branco (Porto) – (Mazinho – Vasco), Alemão (Napoli), Dunga (Fiorentina) – (Silas – Sporting), Valdo II (Benfica) – (Bismarck – Vasco), Careca I (Napoli) – (Romário – PSV Eindhoven), Müller (Torino) – (Bebeto – Vasco). Técnico: Sebastião Lazaroni.

Combinado da Úmbria (Umbria Region Unofficial Team): Vinci  (Riommi ), Rossi, Altobelli, Forte (Capelli), Scianimaco (cioè Sciannimaco) (Taccola)- Del Piano, Luiu, Valentino – Artistico (Guinchi), Borrello (Di Mateo), Corsella, cioè Cozzella (Eritreu, cioè Eritreo)