Personaggi in cerca d’autore. 4° puntata: Masashi Nakayama

Felice Borel

Felice Borel

Segnare tanti gol in carriera, in una stagione o in una partita è il sogno inconfessato di qualsiasi attaccante, il mezzo che permetterebbe di trovare un po’ di spazio nella memoria della gente o nelle pagine dei libri e di non essere relegato solo in appendice, dove compaiono solo dati statistici. Perché il record è ‘na livella: mette sullo stesso piano grandi campioni e bomber sconosciuti o  dimenticati, leggende ma solo in patria e attaccanti mediocri che hanno avuto un giorno di gloria.

Per questo vicino a gente come Pelé o Romario, che in carriera hanno fatto più di mille gol, trovano posto Oleg Salenko, che contro il Camerun a USA ’94 ne ha fatti cinque tutti insieme, l’aussie Archie Thompson, che ha battuto 13 volte il portiere samoano nel 2001, Farfallino Borel, che ha segnato 29 gol in 28 partite nella Serie A 1932/33,[1] e lo scozzese Ally McCoist che con i Rangers nel 1992/93 ha realizzato 34 gol in altrettante partite. E accanto loro, al livello superiore, quello Guinness, il J-bomber Masashi Nakayama.

Nakayama va in gol contro la Giamaica

Nakayama va in gol contro la Giamaica

Tre J-League, una AFC Champions League e una Supercoppa della AFC con la maglia del Jubilo Iwata; una Coppa d’Asia nel 1992 vinta da protagonista ma non troppo, visto che il ct del Giappone, Ooft, lo fa entrare solo se non va troppo bene e lui, nonostante i pochi minuti a disposizione, segna 2 gol, tra cui il 3-2 alla Cina in semifinale; l’onore, infine, di aver segnato il primo gol del Giappone nella fase finale di un mondiale, nonché unico gol nella trasferta nipponica a Francia ’98, nel 2-1 subito dalla Giamaica.

No, il posto di Masashi Nakayama nella storia del calcio non può essere affidato a questo palmares. Serve qualcosa di diverso.
15 Aprile 1998, il Jubilo Iwata maramaldeggia a Osaka contro il Cerezo, risultato finale 9-1, e Nakayama realizza 5 dei 9 gol. Quattro giorni dopo a Iwata il Sanfrecce Hiroshima perde 5-0 e quattro gol recano la firma del bomber che anche la settimana seguente non si ferma: nel 7-1 sul campo dell’Avispa Fukuoka ancora un poker, nel 4-0 in casa contro il Consapole Sapporo “solo” una tripletta. In totale 16 gol in 15 giorni, almeno tre gol segnati in quattro gare consecutive e le porte del Guinness dei Primati che si aprono. L’attaccante, che i fan chiamano affettuosamente Gon, dal nome di un personaggio manga, chiude la stagione con 36 gol in 27 partite, all’invidiabile media di 1,333 gol a partita, ma non basta per il titolo che va ai Kashima Antlers.

Due anni dopo l’ultima firma dell”uomo dei record. Il 16 febbraio 2000, in un match di qualificazione per la fase finale della Coppa d’Asia disputato a Macao, il Giappone affronta il Brunei e dopo tre minuti e tre secondi è avanti 3-0 e i tre gol sono tutti di Nakayama.[2] Un’impresa incredibile, anche se forse ancor più incredibile è che il giapponese migliora di soli 27″ il record precedente, detenuto dall’inglese Willie Hall che il 16 dicembre 1938 in 3’30” aveva fatto tre gol alla selezione irlandese in un 7-0 valido per il Torneo Interbritannico.

Dopo questi exploit, le medie gol di Gon Nakayama si abbassano. Solo nel 2012, alla veneranda età di 45 anni e con all’attivo 256 gol fatti in circa 550 partite ufficiali, l’attaccante nipponico appende definitivamente le scarpette al chiodo. E le ripone vicino al libro dei record, in attesa che qualcun altro, magari ancora più estraneo di lui al grande calcio, cancelli il suo nome.

federico

Puntata precedente: Diego A. Maradona; Puntata successiva: Sebastiano Rossi
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[1] Considerando i giocatori che hanno realizzato almeno 20 gol in un campionato a girone unico, la media gol/partita di Borel (1,035) è stata superata solo da Christian Vieri, Inter, nel 2002/03, 24 gol in 23 partite (1,043)
[2] Il Giappone vincerà anche quella Coppa d’Asia, ma senza il suo aiuto nella fase finale