I pionieri del football italiano a caccia di avventure internazionali – 6° puntata

1908 il torino al torneo della stampa sportivaC’è sempre una prima volta per tutto. La prima partita, il primo campionato, il primo incontro contro gli svizzeri, la prima trasferta. Anche il week end pasquale del 1908 può vantare la sua prima, la disputa del primo trofeo di levatura internazionale cui una squadra italiana di club partecipi: il Torneo Internazionale de La Stampa Sportiva.
A organizzare il tutto è la redazione del “confratello sportivo” della gazzetta piemontese. La formula prevede una partecipante per ognuna delle federazioni nazionali che ne facciano richiesta: una commissione apposita valuta le richieste che provengono dall’estero, mentre sono previste eliminatorie per designare la squadra italiana che parteciperà alla fase finale, prevista a Torino il 19 e 20 aprile.

Il 1907/08 nel football italiano è una stagione confusa: il campionato si è scisso in due tornei perché la Federazione vuole ridurre l’utilizzo dei giocatori stranieri (non c’è mai niente di nuovo), ma Genoa, Milan e Torino alla fine si tengono fuori da entrambe le competizioni. Le prime due si dedicano prevalentemente alla Palla Dapples, i granata invece tengono molto al Torneo Internazionale e alla supremazia cittadina. Così, a parte una fugace apparizione dell’Andrea Doria e un bluff del Milan, che si iscrive ma poi si ritira, sono solo le squadre torinesi a contendersi l’onore di rappresentare la F.I.F. al torneo pasquale. La Juventus batte il Piemonte 4-1 e si porta a casa il pallone del match, ma poi in finale “dopo un’epica lotta sotto una pioggia uggiosa e greve” cede 2-1 al Torino. “Un celere passe Zuffi-De Bernardi” permette a quest’ultimo di marcare il secondo e decisivo gol.[1]

Il comitato organizzatore intanto fa sapere che 31 società hanno fatto richiesta di partecipazione (15 francesi, 8 svizzere, 5 tedesche, 2 inglesi amatoriali e 1 austriaca), che la federazione inglese e quella austriaca non hanno poi dato seguito alla richiesta e che, sentiti i pareri dei delegati delle tre federazioni rimaste, la commissione organizzatrice ha invitato le seguenti compagini al torneo torinese: l’Union Sportive Parisienne, che all’inizio 1908 ha sconfitto due volte il Racing Club campione di Francia USFSA, il Freiburger F.C., campione tedesco 1907, e il Servette, ben noto ai club italiani e campione svizzero nel 1907. Curiosa la notizia riguardante il club tedesco che appare su La Stampa: “Cosa notevole è il contingente intellettuale […] cinque studenti universitari, due professori, un artista e tre impiegati di banca”.

Il parterre de roi è dunque imponente, tanto che il giornale piemontese afferma: “Quest’avvenimento principe […] non ha riscontro in Europa, pel carattere di internazionalità, che nella Coppa Turcoing disputatasi in Francia due anni or sono e che raccolse le squadre di Olanda, Belgio e Svizzera.” Orgoglio motivato e un po’ di imprecisione perché in realtà sin dal 1900 a Bruxelles si disputa la Coppa Van der Straten Ponthoz, che vede in lizza soprattutto squadre belghe e olandesi, ma che ha anche offerto edizioni decisamente internazionali.[2]

Il Servette campione di Svizzera nel 1907 Wieland, Marcel Henneberg, Ponse, Frey, Mack, Dreyfuss, Maurice Henneberg, Megroz, Morier, Cooper, Zanello [da http://www.super-servette.ch]

Il Servette campione di Svizzera nel 1907: Wieland, Marcel Henneberg, Ponse, Frey, Mack, Dreyfuss, Maurice Henneberg, Megroz, Morier, Cooper, Zanello [da http://www.super-servette.ch]

Arriva finalmente il 19 aprile e la parola passa al campo. Si inizia col botto, Servette-Freiburger finisce 5-3 per gli agili e veloci svizzeri. I tedeschi appaiono più squadra (diremmo oggi), piacciono di più ai commentatori, ma “peccato la sua difesa non sia all’altezza della propria prima riga”. Una su tutte, il gol del 2-0 è frutto di una maldestra autorete.
Nell’altra semifinale non c’è invece partita. Il Torino vince 4-0 e ai francesi della U.S. Parisienne non rimane che prendere a calci i granata con un gioco violento.
Il giorno successivo anche la finalissima non ha storia: trionfo svizzero per 3-1, grazie alla doppietta di Nett e al gol di Marcel Henneberg, e tante giornalistiche giustificazioni per i torinesi. Lasciamo alle parole de La Stampa l’onere della cronaca:

“Nel primo tempo con assalti veramente magistrali per precisione e volontà gli svizzeri si assicurano tre gol malgrado una magnifica difesa del Torino, specie nel portiere MacQueen superiore ad ogni elogio […] Di più avrebbero potuto sortire i ben condotti attacchi italiani se la precipitazione, l’emozione del momento e la fortuna avessero maggiormente accompagnato gli sforzi dei nostri rappresentanti”

La Targa d’oro in premio va così ai ginevrini, ma la soddisfazione è generale. Il successo della manifestazione è stato enorme (lo testimonia la presenza del segretario della federazione svizzera) e lo spirito è stato quello giusto. Tanto che al termine i giocatori italiani, svizzeri e francesi e gli organizzatori si concedono una “abbondante birra d’onore” al Circolo Svizzero. Unica pecca, il forfait del Freiburger che dopo la sconfitta in semifinale se ne torna a casa prima del tempo e lascia alla Juventus l’incombenza di travolgere 4-0 la U.S. Parisienne nel match per il terzo posto.

federico

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[1] La Stampa, 13/04/1908
[2] Per maggiori informazioni sulla Coppa Tourcoing (nota anche come Challenge du Nord) e sulla Coppa Ponthoz cfr. qui. L’edizione della Turcoing cui fa riferimento il giornale è probabilmente quella del 1905, alla cui fase finale prendono parte Union Saint-Gilloise, Racing Club di Parigi, Old Boys Basilea e una squadra di Enschede