Personaggi in cerca d’autore. 28° puntata: Guy Roux

when Roux took over in 1961, John F. Kennedy was American president,
Charles de Gaulle ran France, […] while construction had not yet begun on the Berlin Wall
Thesefootblltimes.co

In ultimo i francesi l’hanno visto interpretare se stesso sul set, prima sul grande schermo in Una squadra da sogno, film del 2016 ambientato nel mondo del calcio[1], poi in alcune puntate del 2018 di una serie televisiva nota al grande pubblico, La Minute vieille. Tributi a quello che è stato un personaggio unico nella storia della repubblica mondiale del pallone e non solo del football transalpino: Guy Roux, che dal 1961 al 2005, cioè per la bellezza di quarantaquattro anni con pochi, brevi periodi di pausa[2] è stato allenatore dell’AJ Auxerre, club francese la cui storia -dice il giornalista Castellani- «dovrebbe essere insegnata nelle facoltà di Economia di tutti gli atenei e, soprattutto, spiegata a quei manager che stanno mandando in rovina i bilanci e la storia di molte società del nostro campionato». Infatti, in questo intervallo di tempo, grazie a questo signore di provincia, dal temperamento esuberante (andava in panchina portandosi dietro una seggiola su cui si accomodava e da lì strigliava i suoi atleti), il club della regione della Borgogna ha scalato le categorie nazionali, ha vinto trofei ed è arrivato a calcare, offrendo buone prestazioni, anche i grandi palcoscenici del calcio europeo.[3]

A legare indissolubilmente il destino di Guy Roux all’AJ Auxerre è una concorrenza di fattori, in parte anche casuali. Roux è infatti alsaziano, è nato a Colmar nel 1938, ma già nel corso della sua infanzia è stato per qualche tempo in Borgogna: il padre è stato fatto prigioniero in guerra e la madre ha pensato di raggiungere suoi parenti che abitano ad Appoigny, vicino Auxerre. Guy vi torna una seconda volta nel 1950, per finire la scuola e conseguire il diploma, e una terza nel 1961, quando le sue speranze di diventare istitutore si interrompono. L’alsaziano ha sempre coltivato in parallelo la passione per il calcio e per questo tra il 1954 e il 1961 si è trovato a giocare per AJ Auxerre, Stade Poitevin e Limoges; ma evidentemente anche in questo campo si sente più maestro che allievo. Così, nonostante gli appena 22 anni, coglie l’occasione al volo e si propone come allenatore-giocatore, per soli 600 franchi al mese, al presidente dell’AJ Auxerre Garnault che lo aveva contattato solo per capire se aveva voglia di tornare a giocare per i biancazzurri.[4] Garnault non è molto convinto della scelta, ma il club ha così tanti debiti e le richieste di Roux sono così basse che non si può proprio dire di no. La vera conferma arriva, però, nel dicembre 1963, quando di ritorno dal servizio militare Guy Roux incassa l’ok del neo presidente Jean Claude Hamel, che gli concede molta più fiducia del suo predecessore. La scalata dell’AJ Auxerre all’Olimpo del calcio francese parte da qua.

Roux diviene in poco tempo l’incarnazione stessa dell’AJ Auxerre: assume l’incarico di direttore sportivo, guarda tutte le partite delle formazioni della società, segue i ragazzi nella loro crescita calcistica e personale, affina con il passar degli anni la sua migliore qualità, quella di adocchiare il talento.
Intanto nel 1970 arriva la prima promozione, dalla Division d’Honneur della Borgogna alla Terza Divisione. Quattro anni dopo c’è il salto in Seconda Divisione[5], poi nel 1979 l’AJ Auxerre sfiora la prima impresa: in Coppa di Francia solo il Nantes, in finale, riesce a batterla e solo ai tempi supplementari. I tempi sono maturi per l’ulteriore step: pass per la Prima Divisione nel 1980 e primo podio, un terzo posto, nel 1983/84. In quella stagione fa il suo esordio in prima squadra uno dei fiori all’occhiello di Roux, un nome che, tra i tanti giovani atleti dai lui valorizzati, dice già tutto: Eric Cantona. Roux è, infatti, il primo a capirne le qualità, combattendo lo scetticismo generale che riteneva il futuro attaccante del Manchester United solo un matto.

Grazie a una bella nidiata di giovani da lui tirati su, tra cui spicca il nome di Basile Boli, e grazie all’innesto di qualche atleta di esperienza (vedi il belga Scifo e il polacco Matysik) l’AJ Auxerre riesce ad arrivare nel 1989/90 ai quarti di finale della Coppa UEFA, dove viene battuta dalla Fiorentina di Baggio. I veri miracoli, però, arrivano in campo nazionale a metà anni Novanta: Coppa di Francia nel 1994, accoppiata scudetto e coppa nazionale nel 1996. La stagione della doppietta corrisponde all’unica in cui veste biancazzurro Laurent Blanc, che da lì a due anni vincerà il Mondiale da capitano. Sono, però, sempre tanti in rosa i giocatori provenienti dal vivaio o comunque arrivati in Borgogna ancora giovani e che lontano da Auxerre non avranno la stessa fortuna. Vedi il portiere Charbonnier, Taribo West, Sabri Lamouchi o Lilian Laslandes.

È vero che dopo lo scudetto l’AJ Auxerre vive stagioni a fasi alterne, ma vince anche altre due Coppe di Francia, nel 2003 in fin,ale contro il Paris Saint-Germain, e nel 2005, ultima stagione in cui Guy Roux siede sulla panchina biancazzurra. Anzi, l’annuncio del ritiro definitivo dell’allenatore eterno poco dopo l’ultima impresa e l’ultima intuizione: la finale contro il Sedan viene, infatti, decisa in pieno recupero dall’ivoriano Bonaventure Kalou, che Roux ha fatto rientrare a tempo record dalla Libia -dov’era stato impegnato con la sua Nazionale- e ha spedito in campo al 71′.
Poi Roux sarà per quattro settimane nel 2007 alla guida del Lens, ma questo è un dettaglio davvero poco importante di fronte alle più di mille panchine con l’AJ Auxerre.

da un pezzo di mimmo mastrangelo
con integrazioni di federico

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[1] diretto da Thomas Sorriaux e con protagonista Gérard Depardieu. Nel film anche altri noti sportivi francesi interpretano se stessi: il rugbysta Chabal, il saltatore con l’asta Lavillenie e il giocatore di pallamano Karabatic
[2] Tra il settembre 1962 e il dicembre 1963 lascia il posto di allenatore dell’Auxerre per effettuare il servizio militare; tra il maggio 2000 e l’aprile 2001 e tra il novembre 2001 e il gennaio 2002 si allontana per motivi di salute
[3] Giusto per avere un’idea, i più lunghi sodalizi che il calcio di vertice ha recentemente visto terminare, quello tra Ferguson e il Manchester United e tra Wenger e l’Arsenal, sono durati rispettivamente 27 anni e 22 anni! Fare invece confronti con l’epoca dei pionieri non è facile, tuttavia segnaliamo che per 43 anni, dal 1897 al 1940, Willie Maley è rimasto seduto sulla panchina del Celtic Glasgow
[4] Guy Roux, nel frattempo, è diventato assicuratore: lo stipendio dell’AJ Auxerre non è dunque il suo solo sostentamento. Eserciterà la professione di assicuratore fino al 1997
[5] Una curiosità. L’AJ Auxerre è solo quarto nella classifica finale, ma le prime tre sono tutte seconde squadre di club della Prima Divisione [Olympique Lione, Saint-Étienne, Olympique Marsiglia] e non possono essere promosse