vialliL’Italia della gestione Vicini è ormai agli sgoccioli e, prima della trasferta in URSS che sancirà l’eliminazione dagli Europei di Svezia, il 25 settembre 1991 si reca a Sofia per un’amichevole contro la Bulgaria. Al 90′, quando il risultato è di 2-1 per i padroni di casa grazie alle reti di Kostadinov, Stojchkov su rigore e Giannini, Gianluca Vialli e quell’altro discolaccio che è Trifon Ivanov sono espulsi per reciproche scorrettezze.

La UEFA commina all’attaccante blucerchiato una giornata di squalifica, ma la Federazione Italiana ottiene di far scontare questa squalifica nella prima partita amichevole a disposizione e non nelle tre sfide che rimangono all’Italia tra ottobre e dicembre per completare il girone di qualificazione a Euro 1992. Intanto la nazionale è passata ad Arrigo Sacchi. Così il 19 febbraio 1992, sfruttando uno degli stage che il neo ct ha deciso di inserire nella programmazione, Matarrese organizza a Cesena un incontro molto amichevole con la nazionale di San Marino che termina 4-0 per gli azzurri. Vialli, che viene esentato solo dalla partita ma non dallo stage, sconta la squalifica e torna disponibile per la ben più importante amichevole contro la Germania in programma a Torino il 25 marzo.

Quattro giorni prima dell’amichevole di lusso la Sampdoria va a  Parma per la semifinale d’andata di Coppa Italia. Il Gianluca nazionale non sta attraversamento un bel momento e per meglio spiegare il suo disagio rifila una gomitata ad Apolloni e si becca un’altra espulsione. I vertici della Federcalcio non la prendono bene e lo escludono unilateralmente dalla partita di Torino, rendendo vana tutta la giostra messa su per far scontare la squalifica UEFA al blucerchiato in una finta amichevole. Anche Sacchi non la prende bene, se è vero che Vialli passerà in poco tempo da pedina fondamentale a peso per la squadra (e non solo per i chili e la creatina di troppo che prenderà nell’estate 1992, quella del suo passaggio alla Juventus).

federico