Storie di rigori. 7° puntata: Lunghe sequenze di tiri di rigore in partite importanti.
Dopo venti rigori calciati Villareal e Manchester United sono ancora in parità, ma la cosa incredibile è che Geronimo Rulli e David De Gea non ne hanno preso neanche uno. E adesso tocca a loro. Il portiere argentino del Villareal segna con un bel tiro di collo destro a mezza altezza, mostrandosi quasi più a suo agio dall’altra parte del dischetto. Il collega spagnolo dello United, invece, tira debolmente, Rulli para e il “sottomarino giallo” fa sua la coppa!
Se devo indicare qual è, secondo me, la partita più importante decisa da una lunga sequenza di tiri di rigore, non ho dubbi: vince la finale di Europa League edizione 2020/21. Non a mani basse, perché il match che l’11 dicembre 1988 diede al Nacional Montevideo la Coppa Intercontinentale sul PSV Eindhoven in meno ha solo una cosa: uruguayani e olandesi si fermarono al ventesimo rigore e i portieri Seré e Van Breukelen non dovettero mettere alla prova le loro capacità balistiche. E, alla fin fine, parlare di “lunga sequenza” solo quando anche gli estremi difensori sono chiamati a esibirsi dal dischetto mi sa di cosa più che ragionevole.
La cosa interessante è che a poco più di nove mesi dalla citata Villareal-Manchester United, un’altra finale ripercorre fedelmente lo stesso copione: è quella di EFL Cup, la Coppa di Lega inglese, tra Chelsea e Liverpool. Anche in questo caso, dopo venti realizzazioni su altrettanti tentativi, è il primo portiere a presentarsi dal dischetto a segnare, Kelleher dei reds, e il secondo a sbagliare, Kepa Arrizabalaga dei blues, che tira alle stelle. C’è, però, un’aggravante: Tuchel fa entrare Kepa al posto di Mendy appena poco prima della fine dei supplementari, giusto per sparigliare un po’ le carte…
In finale di Coppa Italia, invece, non si è mai andato oltre i quattordici rigori (Lazio-Sampdoria, 2008/09) e in Supercoppa Italiana mai oltre i diciotto (Juventus-Napoli, 2014). Il record nelle competizioni organizzate dalla Lega di Serie A lo detiene Ascoli-Catanzaro del 23 agosto 1989, partita del primo turno della coppa nazionale: il ritorno dagli undici metri di Benetti, per i padroni di casa, e di Pesce, per gli ospiti, sancì l’eliminazione di questi ultimi. Rigori calciati in totale: ventiquattro.1
Come in Rio Ave-Milan, spareggio per accedere ai gironi di Europa League del 1° ottobre 2020. Una lunga sequenza che merita qualche riga in più perché il premio di “più importante” non la vince, ma per quello di “più assurda e imprevedibile” sta messa bene.
Rossoneri e portoghesi realizzano, infatti, sette penalty ciascuno prima di accorgersi che… la porta si è ristretta:
– Colombo (Milan): manda in curva;
– Nélson Monte (Rio Ave): coglie un doppio palo;
– Leão (M): segna
– Pinto (RA): Donnarumma intercetta, ma la palla scivola in rete
– Donnarumma (M): tira altissimo
– Kieszek, portiere dei portoghesi, imita il collega italiano.
Si ripresentano coloro che avevano già tirato2:
– Bennacer (M): para Kieszek
– Geraldes (RA): palo a Donnarumma battuto
– Kjaer (M): gol
– Aderlan Santos (RA): para Donnarumma, finalmente…
Puntate precedenti: La matematica serve a battere i rigori?; Un rigore a tempo scaduto; Un rigore interminabile; Del rigore più lungo del mondo; Quando i rigori diventano eterni; La più lunga sequenza di tiri di rigore
Puntata successiva: under construction